Più followers hai, meno paghi: arriva l’app Influency

Quattro studenti di Bologna hanno creato Influency un app che permette di ottenere sconti in base al numero dei followers sui social

“Piu followers hai, meno paghi”. E’ questo il payoff di Influency, un’innovativa app per smartphone ideata da Emiliano Vannucci, Federico Papale, Giovanni Conti e Niccolò Bertelli. I quattro – studenti dell’Università di Bologna – ha creato l’app per introdurre un metodo di pagamento alternativo a quelli tradizionali. O, volendo citare le parole degli ideatori, per consentire “agli enti convenzionati di promuoversi in modo innovativo, efficace e virale e ai clienti di godere di benefici proporzionali al proprio numero di followers su Instagram”. Il principio alla base dell’app è molto semplice e permette di ottenere sconti direttamente proporzionali al proprio seguito sui social. Ovviamente, più alto è il proprio seguito, maggiori sono i vantaggi che si possono ottenere

Influency: più followers hai, meno paghi!

Influency funziona in modo semplice ed intuitivo. Una volta scaricata l’app, basta scattare una foto al prodotto messo in vendita dalle aziende convenzionate (al momento sono una trentina) e caricarla su Instagram. In base al numero dei likes ottenuti, l’app genera automaticamente un QR code da mostrare all’esercente per ottenere “uno sconto proporzionale al numero dei followers”. L’app Influency – spiegano gli ideatori si basa sul “passaparola digitale”, vale a dire quel meccanismo di emulazione per il quale siamo portati a preferire un prodotto del quale un nostro conoscente ci ha fatto una buona pubblicità. Un principio vecchio come il mondo ma che, grazie ai social network, sta tornando oggi molto in auge. Influency è già scaricabile sia per dispositivi Android che IOS e al momento annovera una trentina di aziende convenzionate, prevalentemente nel settore food e beverage, tutte nella città di Bologna. I fondatori ambiscono però ad allargare i confini dell’app e usarla anche nel settore beauty, per esempio con i parrucchieri, o in quello dell’hospitality. L’obiettivo è “ampliare la rete, così da affermarci fra un pubblico sempre più variegato ed estenderne l’utilizzo anche al di fuori della nostra città”.

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