Coronavirus: dalla Toscana arrivano le nuove mascherine anti-contagio

Il Presidente della Regione Toscana ha annunciato l’invenzione di nuove mascherine speciali per limitare la diffusione del Coronavirus

La lotta contro il Coronavirus passa anche dalle piccole cose. Un esempio sono le mascherine protettive usa e getta. Questi oggetti sono letteralmente andati a ruba nelle farmacie e nei supermercati di tutt’Italia e molti fanno affidamento su di loro per proteggersi dal temuto Covid19. Le mascherine sono ancora più importanti all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie. Infermieri e medici entrano in contatto con migliaia di persone e, ogni giorno, rischiano il contagio mentre lavorano. Per proteggere gli operatori sanitari, alcune aziende italiane hanno prodotto speciali mascherine contro il Coronavirus. La novità arriva dalla Regione Toscana e sfrutta le proprietà del cosiddetto “tessuto-non-tessuto” (TNT). Si tratta di un prodotto industriale simile a un tessuto ma ottenuto con procedimenti diversi dalla tessitura e resine sintetiche. Questo materiale è altamente idrorepellente, ha un’ottima resistenza agli sbalzi di temperatura e non è abrasivo al tatto. Tutte queste proprietà fanno del TNT la materia prima perfetta per realizzare mascherine protettive estremamente efficaci.

Le speciali mascherine contro il Coronavirus

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha annunciato che le speciali mascherine “Made in Tuscany” saranno distribuite il prima possibile agli operatori di tutte le strutture sanitarie. “Per il personale negli ospedali – ha dichiarato Rossi in una apposita conferenza stampa – abbiamo stabilito di dotare tutti di una mascherina chirurgica, questa mascherina è un’invenzione toscana. A noi, anzi a me personalmente, è venuta l’idea che il ‘tessuto non tessuto’ può trattenere l’aerosol, l’Università ci ha certificato che è così, lo trattiene tanto quanto le mascherine che adesso sono introvabili”. Rossi ha aggiunto che “ne stiamo producendo tra le 20mila e le 30mila al giorno e le distribuiremo in tutte le strutture. Per quanto sia un effetto limitato al trattenimento dell’aerosol, è una misura che possiamo estendere a tutti gli operatori sanitari e non solo”.

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