Huawei entra nell’Open Innovation Network

Il colosso dell’elettronica Huawei è ufficialmente entrato a far parte dell’Open Innovation Network, la più grande comunità mondiale di software e soluzione ICT open source

Tempo di novità in casa Huawei. Il colosso cinese dell’elettronica e delle telecomunicazioni ha ufficializzato il proprio ingresso nell’Open Innovation Network, la più grande comunità mondiale di software e soluzione ICT open source. Il network conta più di 3000 adesioni e riunisce aziende tech del calibro di Sony, Ibm, TomTom, Novell, Philips, Red Hat e Google. Tutti i membri delle community si impegnano a sviluppare prodotti open source, cioè liberi dalle licenze e dalle royalty che caratterizzano i “normali” brevetti industriali. L’obiettivo comune è favorire e sostenere l’Open Innovation. Con questa espressione, s’intende un paradigma di sviluppo secondo il quale “le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche” (Henry Chesbrough, 2006). Con il suo ingresso nell’OIN, Huawei – prima azienda cinese ad aderire al network – rafforza il suo ruolo di produttore di sistemi di comunicazione avanzati open source.

Potrebbe interessarti anche —> Covid-19 Challenge: la via la Call4Ideas per l’innovazione in ambito sanitario 

Al via la partnership tra Huawei e Open Innovation Network

L’ingresso di Huawei all’interno dell’Open Innovation Network è stato ufficializzato il 2 aprile 2020. Keith Bergelt, CEO di Open Invention Network, ha accolto con soddisfazione il colosso cinese. “Con le continue innovazioni che vengono implementate, l’industria dell’ICT sta subendo una trasformazione senza precedenti. Le piattaforme basate su Linux, inclusi i progetti di Linux Foundation Networking come OPNFV e ONAP, stanno consentendo ai fornitori di servizi e alle imprese di fornire nuovi livelli di funzionalità attraverso reti definite da cloud e software ad un ritmo senza precedenti. In qualità di leader globale nel settore delle infrastrutture ICT e di azienda con un significativo portafoglio di proprietà intellettuale, apprezziamo il fatto che Huawei sia entrata a far parte di OIN e che supporta la non aggressione brevettuale nel nucleo di Linux e degli OSS adiacenti”. Anche Jianxin Ding, project manager di Huawei, ha espresso grande soddisfazione. “Huawei si impegna ad offrire ICT e dispositivi intelligenti di altissima qualità. Linux e OSS sono elementi critici delle tecnologie che stiamo sviluppando e integrando con i vettori e le imprese di tutto il mondo. Entrando a far parte dell’Open Invention Network, stiamo dimostrando il nostro continuo impegno verso l’innovazione e lo sviluppo di progetti open source”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’OIN.

Potrebbe interessarti anche —> Brevetti+: Invitalia stanzia 21 milioni per inventori e startup

Exit mobile version