Tre ricercatori dell’Università di Sassari hanno ideato un videogame sparatutto per apprendere le nozioni basilari di fisica e chimica in modo divertente.
Imparare la fisica e la chimica grazie ad un videogame sparatutto. E’ questa l’ambiziosa idea di Alberto Maria Pintus, Andrea Gabrieli e Federico Pazzona. I tre ricercatori dell’Università di Sassari hanno ideato e sviluppato Maxwell’s Daemons, uno shooting game ambientato nel mondo molecolare. La trama è molto semplice: i giocatori vengono rimpiccioliti e iniziano un avventuroso viaggio tra gli atomi. Gli “antagonisti” che si incontrano in Maxwell’s Daemons sono ispirati a composti chimici che esistono davvero, e per affrontarli è necessario padroneggiare alcune nozioni di chimica e fisica. Al momento, Maxwell’s Daemons è ancora soltanto una beta e gli autori hanno bisogno di fondi per completare il loro progetto. Per questo motivo, il 7 luglio hanno attivato una campagna di crowdfunding su Kickstarter: l’obiettivo è raccogliere 35 mila euro e lanciare il videogame sulla piattaforma online Steam entro il 2021.
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Maxwell’s Daemons: il videogame sparatutto per imparare fisica e chimica
Maxwell’s Daemons è stato ideato e sviluppato dai tre ricercatori in Chimica e Fisica dell’Università di Sassari Alberto Maria Pintus, Andrea Gabrieli e Federico Pazzona. “Vogliamo mostrare alle persone la bellezza che abbiamo visto in anni di ricerca accademica” spiega Pintus. “In ogni millimetro del nostro mondo – aggiunge Andrea Gabrieli – c’è un intero universo. Dovresti solo riuscire a rimpicciolirti abbastanza per poterlo esplorare”. “Abbiamo notato – spiega Pazzona – che molti videogame educativi sono privi di attenzione alla grafica e alle dinamiche di gioco. Così abbiamo pensato di crearne uno che fosse una vera avventura, con una ambientazione ricca e una precisa atmosfera. Immergendosi nel mondo di Maxwell’s Daemons si acquisiscono in maniera del tutto intuitiva numerosi concetti scientifici di base, semplicemente perché si vedono all’opera. Inoltre, una voce guida accompagna il giocatore durante la missione, spiegando le cose in maniera accattivante. La nostra idea è che, al di là di alcune conoscenze di base che si acquisiranno da subito, ognuno possa decidere il livello di approfondimento scientifico della sua esperienza di gioco”.
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