Google distrugge ogni record delle intelligenze artificiale col suo nuovo computer

Fonte: cloud.google.com

Il nuovo modello permetterà di istruire nuovi algoritmi di machine learning in meno di 30 secondi con un’efficienza e velocità senza precedenti

Gli algoritmi di machine learing ricoprono un ruolo fondamentale in campi come l’ingegneria e il trasporto di servizi o merci. Questi algoritmi fanno tesoro dell’esperienza passata e si migliorano, mimando il processo di apprendimento degli esseri umani. Recentemente, Google ha annunciato, attraverso i suoi siti, la creazione di un nuovo supercomputer dalle prestazioni senza rivali. Il nuovo PC è costituito da chip del tipo TPU (tensor processing unit), acceleratori per AI costruite ad hoc da Google. I primi test effettuati su modelli di intelligenze artificiali machine learning sono stati sorprendenti.

La configurazione più potente è riuscita ad istruire l’algoritmo in soli 30 secondi. Per avere un metro di paragone, nel 2015 lo stesso processo impiegava più di tre settimane. In soli 5 anni l’efficienza quindi è aumentata di cinque ordini di grandezza, rendendo il processo 100 mila volte più veloce. Le dimensioni del supercomputer sono tutt’altro che contenute. La macchina è grande 4 volte il suo predecessore ed occupa una intera stanza, che deve essere adeguatamente raffreddata. Il supercompure contiene 4096 chip TPU e centinaia di processori CPU in macchine aspiti. Le unità sono connesse attraverso connettori ultraveloci costruiti specificamente per questo utilizzo.

La potenza totale di calcolo del supercompure supera i 430 petaFLOPS. I precedenti record appartengono a Summit della IBM (200 petaFLOPS) e l’HPL della Fugaku (415 petaFLOPS). Il valore di 430 petaFLOPS è quindi un record per supercomputer singoli. I chip TPU di quarta generazione si sono dimostrati 2.7 volte più efficienti delle versioni precedenti, fornendo una potenza di calcolo tale da poter alleggerire il carico sulle memorie e perfezionare la tecnologia dei connettori interni. Dichiarano i ricercatori: “i contributi di Google dimostrano il nostro impegno a far progredire la ricerca e l’ingegneria dell’apprendimento automatico su larga scala e a fornire tali progressi agli utenti attraverso il software open-source, i prodotti di Google e Google Cloud“.

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