Legendary Vish: il salmone vegan stampato in 3D

Legendary Vish è una start-up che, attraverso la stampa 3D, ha creato una carne vegan di origine vegetale simile al salmone per gusto e consistenza

Legendary Vish (@LegendaryVish) | Twitter
I founders di Legendary Vish

E’ in arrivo il salmone per vegani. E, come se non bastasse, sarà “servito” direttamente da una stampante 3D. E’ tutto vero: il progetto è stato sviluppato dalla start-up danese Legendary Vish. I fondatori hanno pensato di creare un’alternativa vegana al salmone utilizzando le proteine di funghi e piselli, amido e alga agar. La particolarità del progetto consiste nel fatto che questi “ingredienti” vengono assemblati tramite stampanti 3D Felix Printers e bioinchiostri di origine vegetale. Secondo gli autori del progetto, il risultato è molto simile al “salmone originale” sia per gusto che per consistenza. Inoltre, la carne vegana possiede le stesse proprietà nutrizionali del pesce, in particolare gli acidi grassi Omega 3. L’obiettivo del progetto è sviluppare un’alternativa al pesce (soprattutto quello di allevamento) economica, sana, nutriente e a basso impatto ambientale. Attualmente, il team è al lavoro per creare anche un’alternativa al tonno.

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Legendary Vish: il salmone vegano stampato in 3D

Non è la prima volta che i ricercatori affrontano la sfida di “creare” un’alternativa sintetica soddisfacente per il pesce o la carne. Di recente, ad esempio, un team di ricercatori della School of Engineering and Applied Sciences (SEAS) di Harvard ha infatti sviluppato in laboratorio una bistecca dotata della stessa consistenza della carne reale. I ricercatori hanno ricreato le proprietà della cellule muscolari del manzo e del coniglio utilizzando uno scaffold di gelatina commestibile. In chimica organica, gli scaffold sono una sorta di impalcatura tridimensionale che sostiene l’architettura cellulare e determina la struttura dei tessuti. Pe “imitare” la carne naturale, i ricercatori di Harvard hanno utilizzato una matrice gelatinosa edibile che tiene in sede le fibre muscolari. La gelatina è stata modellata attraverso un tecnica nota come immersione rotante Jet-Spinning” (IRJS). Questa procedura sfrutta la forza centrifuga per creare nanofibre di forme e dimensioni specifiche. I ricercatori hanno poi “filato” le fibre di gelatina per creare la base per le cellule in coltura. Le fibre imitano la matrice extracellulare del tessuto organico e la loro consistenza e molto simile a quella di una bistecca naturale.

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