I professori Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice sono stati insigniti del prestigioso premio per il contributo decisivo nella lotta contro uno dei problemi mondiali più diffusi che causa cirrosi e cancro al fegato
L’assemblea Nobel della Karolinska Institutet di Solna, Svezia, ha annunciato i vincitori del Premio Nobel 2020 in Fisiologia o Medicina. Il premio è andato ai professori Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice per la scoperta del virus dell’epatite C. I meriti della scoperta sono divisi equalmente tra i tre accademici. L’istituzione quest’anno ha deciso di premiare il lavoro di tre figure fondamentali per la scoperta, lo studio e il riconoscimento di un virus che provocava molti casi gravi di epatiti anomale nel mondo.
Harvey J. Alter, americano, ha conseguito la laurea presso la University of Rochester Medical School, successivamente si è unito al National Institutes of Health (NIH). Ha passato molti anni alla Georgetown University prima di tornare definitivamente al NIH per unirsi al Clinical Center’s Department of Transfusion Medicine. Il prof. Alter ha il merito di aver riconosciuto come causa di epatiti croniche un un virus sconosciuto.
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Michael Houghton, inglese, ha conseguito il dottorato presso il King’s College London. Durante la sua carriera ha collaborato per la G. D. Searle & Company, la Chiron Corporation in California e l’University of Alberta. Dal 2010 ricopre il titolo di Canada Excellence Research in virologia e Li Ka Shing Professor di virologia presso la University of Alberta, dov’è anche direttore del Li Ka Shing Applied Virology Institute. Michael Houghton ha il merito di aver sviluppato una nuova strategia per isolare il DNA del virus.
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Charles M. Rice, americano, ottiene il dottorato presso il California Institute of Technology. Dopo alcuni anni costruisce il suo gruppo di ricerca al Washington University School of Medicine, diventando poi professore dal 1995. Dal 2001 è professore al Rockefeller University, dal 2001 al 2018 è il direttore scientifico ed esecutivo del Center for the Study of Hepatitis C al Rockefeller University. Rice riuscì a dimostrare con assoluta certezza che il nuovo virus era l’unico responsabile diretto dei casi anomali di epatiti.
Le scoperte dei tre neo vincitori del Premio Nobel hanno portato allo sviluppo di test sanguigni con i quali si è eliminato il rischio di trasmissioni di epatiti attraverso le trasfusioni. Le scoperte hanno anche permesso lo sviluppo di farmaci antivirali che aiutano a combattere la malattia. L’epatite C rimane ancora oggi un rischio sanitario globale alto ma, grazie ai tre scienziati, oggi abbiamo l’opportunità di combattere la malattia.
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