Il test, sviluppato dal team della ricercatrice Nobel per la Chimica, riconosce la presenza del nuovo coronavirus in soli 5 minuti
Il 2020 rimarrà nella storia come l’anno del SARS-Cov-2 e della pandemia. La comunità scientifica sta impegnando tutte le sue risorse umane, intellettuali ed economiche per provare un vaccino che possa contrastare la diffusione del virus. In attesa del vaccino, le uniche possibilità sono rallentare la diffusione operando le opportune attenzioni sanitarie e la prevenzione. Rintracciare i soggetti positivi è possibile grazie al tampone naso-faringeo, l’analisi dei campioni però è laboriosa e lunga, fornendo il risultato dopo molte ore.
La ricercatrice Jennifer Doudna ed il suo team ha sviluppato un nuovo test rapido che sfrutta la CRISPR per individuare tracce di SARS-CoV-2 in pochi minuti, senza l’utilizzo di reagenti o macchinari particolari. La ricercatrice è tra le massime esperte del campo ed ha appena vinto il Premio Nobel 2020 per la Chimica, insieme alla collega Emmanuelle Charpentier. Il nuovo test rapido sfrutta degli agenti che individuano il virus anche a basse concentrazioni. La sensibilità permette al test di essere affidabile e di fornire anche la quantità precisa di virus nel campione.
La procedura è stata descritta in un articolo in preprint, senza quindi la verifica e la conferma della comunità scientifica. La firma nell’articolo della Nobel Doudna dovrebbe essere garanzia di qualità ma i ricercatori aspettano la conferma esterna della validità del metodo. I primi risultati fanno ben sperare e, se il test verrà riconosciuto come valido, potrà portare un grande cambiamento nel metodo di tracciamento dei malati. Abbattere i tempi di diagnosi e moltiplicare i casi testati fornirà un’immagine immediata e approfondita dello stato della diffusione, permettendo il riconoscimento di focolai e situazioni pericolose per tempo.