Due farmaci già in commercio sono efficaci contro il Covid-19: la conferma

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L’Imperial College di Londra ha dato conferma dell’efficacia contro il Covid-19 di due farmaci già in commercio per il trattamento dell’artrite reumatoide

La lotta al Covid-19 non passa (soltanto) per il vaccino. Parallelamente allo sviluppo di un siero che prevenga il contagio, le case farmaceutiche sono anche al lavoro per trovare trattamenti efficaci contro i sintomi del Coronavirus. In particolare, due farmaci che sono già comunemente in uso hanno dimostrato una certa efficacia: si tratta del Tocilizumab e del Sarilumab. Questi due ritrovati vengono utilizzati in tutto il mondo per il trattamento dell’artrite reumatoide ma hanno effetti positivi anche sul virus. Entrambi i farmaci sono definiti “antagonisti del recettore IL-6” perché smorzano l’effetto delle proteine che possono causare una reazione eccessiva del sistema immunitario. Il Tocilizumab – principio attivo di Actemra – è prodotto dal colosso farmaceutico svizzero Roche ed è stato impiegato per la prima volta in Cina per trattare i pazienti affetti da Covid-19 in condizioni critiche. Anche in Italia sono stati condotti alcuni test molto importanti (ne abbiamo parlato già qui). All’ospedale Cotugno di Napoli, in particolare, il Tocilizumab è stato somministrato a pazienti con polmonite severa causata da Covid-19. Già a distanza di 24 ore dalla prima infusione, sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti.

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Due farmaci già in commercio sono efficaci contro il Covid-19: la conferma dall’UK

Una sperimentazione su larga scala è stata condotta in Inghilterra da un gruppo di ricerca dell’Imperial College London. Lo studio “REMAP-CAP” ha coinvolto più di 3.900 soggetti positivi al Covid-19. Tra questi, 350 pazienti hanno ricevuto Actemra (Tocilizumab) mentre a 45 è stato somministrato un farmaco analogo, il Kevzara. I ricercatori hanno monitorato lo stato di salute dei pazienti per almeno 21 giorni e hanno ottenuto risultati sorprendenti, soprattutto per quanto riguarda la mortalità del Covid-19. Lo studio ha infatti dimostrato che solo “solo” il 27,3% dei soggetti in condizioni critiche trattati con Actemra è morto in ospedale – con cure standard, invece, il tasso di mortalità è 35,8%. Un calo di 8,5 punti percentuali nel rischio assoluto di morte è un risultato molto significativo. Ma c’è dell’altro. I ricercatori hanno scoperto anche che i pazienti trattati con Actemra e Kevzara si sono ripresi più velocemente. Infatti, sono stati dimessi dall’ospedale mediamente una settimana prima dei soggetti trattati con cure standard. Questi risultati potrebbero avere “implicazioni immediate per i pazienti in condizioni critiche con Covid-19” ha detto in una dichiarazione ufficiale Anthony Gordon, responsabile del reparto di Anestesia e Terapia intensiva dell’Imperial College di Londra. Martin Landray (professore di Medicina ed Epidemiologia all’Università di Oxford) ha aggiunto con soddisfazione che questi studi “hanno iniettato quel pizzico di ottimismo di cui tutti abbiamo bisogno per continuare a provare anche con i medicinali contro l’artrite”.

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