Il colosso dell’informatica Intel è stato riconosciuto colpevole della violazione di due brevetti di proprietà dell’azienda Vlsi Technology e dovrà pagare una maxi multa.
Guai in casa Intel. La multinazionale fondata nel 1968 – specializzata nella produzione di componenti informatiche e semiconduttori – è stata condannata a pagare una maxi multa da 2,18 miliardi di dollari. La sanzione è stata comminata da una giuria federale del Distretto Occidentale del Texas. Secondo i giurati, Intel sarebbe colpevole della violazione di due brevetti industriali di proprietà della Vlsi Technology. I fatti risalgono alla fine degli anni ‘90. All’epoca, Vlis Technology era un’azienda che si occupava della progettazione e della produzione di circuiti integrati custom e semi-custom. Intel avrebbe violato due brevetti aventi per oggetto “modalità per migliorare potenza e velocità dei processori tenendo conto di particolari tecniche in fase di progettazione” (Fonte: Blommberg). L’azione legale era stata avviata da Vlsi Technology nel 2015 a seguito dell’acquisizione dell’azienda da parte del gruppo Philips Electronics.
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Violazione brevetti: Intel dovrà pagare una multa da 2,18 miliardi di dollari
La querelle giudiziaria tra Intel e Vlsi Technology è andata avanti per diversi anni e si è conclusa solo pochi giorni fa. Secondo la sentenza della giuria federale, Intel avrebbe violato due brevetti di Vlsi e per questo dovrà pagare una maxi multa di 2,18 miliardi di dollari. Per la precisione: 1,5 miliardi di dollari per un primo brevetto e 675 milioni di dollari per un secondo. L’importo della multa è sicuramente molto elevato e – secondo quanto riporta il Waco Tribute Herald – perfino superiore a quanto richiesto dai legali di Vlsi. In una dichiarazione, l’AD Michael Stolarski ha affermato che la sua azienda è stata “lieta che la giuria abbia riconosciuto il valore delle innovazioni riflesso nei brevetti e sono estremamente soddisfatto del verdetto”.
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