Moda: adesso in passerella sfilano i robot

MODA ROBOT SFILATA

Una collaborazione tra la maison Dolce&Gabbana e l’IIT di Genova ha portato al debutto di robot dotati di intelligenza artificiale in una sfilata di moda

L’ultima sfilata di Dolce&Gabbana è già entrata nella storia. A rendere memorabile l’evento organizzato dalla coppia di stilisti siciliani non sono tanto la fantasia e la bellezza degli abiti presentati al pubblico. Ciò che davvero stupisce sono i modelli! Per la prima volta nella storia della moda, infatti, a sfilare in passerella sono stati quattro robot dotati di intelligenza artificiale. L’esperimento è frutto di una collaborazione tra la maison di moda Dolce&Gabbana e l’IIT, Istituto Italiano di Tecnologia con sede a Genova. I ricercatori hanno “prestato” agli stilisti tre iCub (un robot umanoide costruito dell’IIT, alto 104 cm e pesante 22 kg) e un altro androide dotato di intelligenza artificiale. I robot hanno sfilato insieme ai modelli in carne ed ossa con tanto di cambio d’abito per la passerella finale. Il risultato è stato davvero sorprendente: robot e esseri umani hanno insieme dato vita ad una sfilata futuristica, un vero e proprio mix di creatività ed innovazione 100% made in Italy.

Potrebbe interessarti anche →Second Skin: la tuta antivirus alla moda con mascherina integrata

Moda: adesso in passerella sfilano i robot

Il debutto dei “robot modelli” nasce da un partnership tra l’IIT e gli stilisti Stefano Dolce e Domenica Gabbana. Ma come è nata quest’idea apparentemente folle? “Tutti ci chiediamo cosa ci abbia insegnato questa pandemia” hanno raccontato i due stilisti. “Forse è presto per capirlo. Possiamo dire cosa abbiamo fatto noi. Non riuscendo a viaggiare o incontrare persone e clienti, abbiamo visto il mondo attraverso i social network e abbiamo pensato a un next chapter per la nostra moda. Vista la sbornia digitale di questi mesi, non poteva che essere un capitolo intriso di tecnologia. La amiamo e la utilizziamo, ma non siamo degli esperti e per questo abbiamo contattato l’Iit di Genova. La ricerca, in primis quella medica, proietta nel futuro, sposta i paletti del nostro sapere un po’ più in là. Siamo convinti che la moda debba e sappia leggere il mondo, sempre creando vestiti e accessori belli da vedere e il più possibile piacevoli da portare. Per questo è stato estremamente utile e divertente immaginare questo next chapter”.

Leggi anche → Dalla plastica alla seta: ridurre l’inquinamento grazie ad una falena

Exit mobile version