Tecla: la prima casa “stampata” in 3D con la terra

tecla casa

TECLA è la prima casa interamente stampata in 3D a base di materiali naturali: la costruzione richiede appena 200 ore ed è eco-sostenibile

 

Quanto tempo ci vuole per costruire una casa? Proprio dal pavimento al soffitto: scavare le fondamenta, colare il cemento armato, tirar su le pareti portanti, creare porte e finestre, costruire un tetto resistente. Utilizzando le tecniche di costruzione ed i materiali tradizionali, per costruire una casa di medie dimensioni attualmente ci vogliono almeno un paio di mesi. In provincia di Ravenna – per la precisione a Massa Lombarda – c’è qualcuno che una casa riesce a costruirla in appena 200 ore, cioè poco più di 9 giorni. Stiamo parlando di Massimo Moretti e Mario Cucinella, i due ideatori di Tecla. Si tratta della prima ed unica costruzione interamente stampata in 3D a base di materiali naturali e realizzata con più stampanti 3D operanti simultaneamente. In altre parole, la casa viene tirata su da due gigantesche stampanti 3D coordinate da un software che utilizza la terra cruda come unico materiale da costruzione.

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Tecla: la prima casa “stampata” in 3D con la terra

Tecla fa parte del progetto WASP e può essere sintetizzata in alcuni numeri molto significativi. 200 ore di stampa, 7000 codici macchina (G-code), 350 strati di 12 mm, 150 km di estrusione, 60 metri cubi di materiali naturali per un consumo medio minore di 6 kW. “WASP – ha spiegato Massimo Moretti – prende ispirazione dalla vespa vasaia. Creiamo abitazioni stampate 3D utilizzando terra a Km0 in un’ottica di sostenibilità. Il materiale più antico e la tecnologia più avanzata si uniscono per dare nuova speranza al mondo. Un anno fa nacque GAIA la prima casa stampata in 3D in terra cruda. Oggi con i nostri partner stiamo costruendo TECLA un intero habitat eco-sostenibile stampato in 3D. Il pianeta ci chiama ad un progetto comune che abbiamo condiviso con Mario Cucinella”. Proprio quest’ultimo ha dichiarato che “insieme a WASP vogliamo sviluppare un prototipo innovativo di habitat stampato in 3D che risponda alla sempre più urgente rivoluzione climatica e alle necessità dei cambiamenti dettati dai bisogni delle comunità. Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma nel campo dell’architettura che si avvicini maggiormente alle esigenze delle persone e che, nella “terra” trovi una risposta per la “Terra”. Una collaborazione che diventa il connubio tra l’architettura empatica e l’applicazione delle nuove tecnologie”.

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