Case in 24 ore a 4euro? Si, con la stampa 3D

Casa fatta con stampa 3D

Macchinari e software di ultima generazione, pochi click e in pochi giorni, se non ore, potremo avere davanti ai nostri occhi la casa dei nostri sogni.

Un miracolo? Si, forse fino a qualche anno fa. Ma ora, con l’avanzare serrato delle nuove tecnologie di stampante 3D tutto ciò potrebbe essere ampiamente realizzabile. E a costi stracciati.

Negli Usa e in Arabia Saudita tali tecnologie sono già avanti e in fase produttiva, tant’è che nel Paese mediorientale, le case costruite in stampante 3D sono già nell’ordine delle migliaia. Anche l’Italia sembra aver recepito le potenzialità di tali tecnologie, puntando alla rivoluzione totale del settore edilizio.

Massimiliano Locatelli, co-founder di Cls architetti

A Milano, nel corso del Salone del Mobile 2018, è stato realizzato il primo esperimento di stampa edilizia con la creazione del progetto 3D Housing 05, ad opera della Cls Architetti insieme ad un consorzio di aziende composto da Italcementi, Arup e Cybe. Un edificio di ben 100 metri quadrati – quindi non proprio un buco – dotato di zona giorno, zona notte, cucina e bagno perfettamente efficienti. Il tutto tirato su e approntato in una settimana.

Un assaggio delle potenzialità, dato che i progettisti della Cls Architetti, guidati dal co-fondatore Massimiliano Locatelli, di alloggi ne hanno costruiti almeno 500 solo in Arabia Saudita.

Interessante è sapere anche come. La stampante usa un composto di polveri di cemento utilizzate insieme a plastificanti ed altri materiali inerti. Questo composto viene poi versato nel macchinario dall’alto e diretto dal computer centrale che a sua volta dà le indicazioni necessarie al braccio robotico, il cuore della stampante, sicuramente più versatile e dinamico di altre tipologie di stampanti 3D più statiche.

In più, nel settore si sta facendo avanti un nuovo materiale: il “lavacrete”. Un materiale simile alla malta ma molto più duttile, adatto a tali costruzioni ma allo stesso tempo perfettamente a norma, secondo le aziende.

Un “Made in Italy” hi-tech insomma, che ha però negli States un forte competitor. Da Austin, in Texas, arriva la Icon infatti, che in materia di tempistica ha superato l’azienda italiana grazie a dei progetti di costruzione che vedono una casa messa su in 24 ore alla irrisoria cifra di 4mila euro. Un record, reso possibile, secondo gli sviluppatori, dalla stampante 3D Vulcan.

Non proprio una stampante come quelle delle nostre case, dato che questo gioiello dell’alta tecnologia USA misura 7 metri per 10 e pesa una tonnellata. Misure importanti per prestazioni altrettanto importanti: è capace infatti di stampare ben 10 centimetri di abitazione al secondo.

Sia chiaro però. Non è una tecnologia nata solo per i ricchi. Anzi. Uno degli obiettivi è proprio quello di pronto intervento in caso di calamità naturali catastrofiche. Un esempio è quello di El Salvador dove l’emergenza abitativa è ai massimi storici. E non è un caso che proprio la Icon, insieme all’ente no profit New Story, ha avviato lo scorso anno un progetto che porterà nell’isola salvadoregna ben 100 abitazioni costruite totalmente realizzate tramite stampa 3D. E siamo solo agli inizi.

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