Dalla Norvegia la prima turbina alimentata a zero emissioni di CO2

Dall’Università di Stavanger una turbina che funziona con zero emissioni di CO2

Da sinistra il professor Mohsen Assadi, l’ingegnere Bjarte Hetlelid e la dottoranda Reyhaneh Banihabib. Fonte: inceptivemind.com

A maggio già si intravedeva il traguardo

Il sistema utilizzato per alimentare la microturbina è quello già in funzione nella stessa Università norvegese di Stavanger. L’intento dei ricercatori e del team di Assadi era quello di trasformare progressivamente, ma definitivamente, la fonte di alimentazione da gas a idrogeno. Ciò allo scopo di fornire energia con zero emissioni di CO2. Già a maggio del 2022 Assadi e il suo team avevano visto l’obiettivo praticamente a un passo, visto che la microturbina aveva cominciato a funzionare totalmente con idrogeno puro. La centrale usata per arrivare a questo primo storico traguardo è la stessa che fornisce elettricità e riscaldamento all’Università e anche ad altri edifici del circondario grazie al metano.

Sistema migliorabile secondo il professor Assadi

La ricerca condotta dall’Università di Stavanger si è concentrata principalmente su due aspetti. Il primo è stato il perfezionamento della camera di combustione, grazie anche alla preziosa collaborazione del centro DLR, l’agenzia spaziale tedesca. Il secondo è stato concentrarsi sull’adattare il sistema di distribuzione e alimentazione del combustibile. Come conferma lo stesso Assadi, il lavoro più duro è stato quello di far gestire a un’infrastruttura già esistente un altro elemento, l’idrogeno, rispetto al gas naturale. 

Molecole di idrogeno

Ora i ricercatori passeranno a un’ulteriore fase, altrettanto importante. Questa consisterà nell’analizzare i limiti e le potenzialità. Ciò per  comprendere se e in che modo poter aumentare la produzione di energia, equiparando o quasi i livelli di efficienza avuti in precedenza con la combustione di gas naturale. Al momento, infatti l’efficienza della microturbina con l’idrogeno è ovviamente inferiore. Ma i vantaggi già concreti e dimostrabili sono due: si può utilizzare un’infrastruttura che esiste già, e con in più zero emissioni di CO2.

 

Autore: Guglielmo Maria Ruocco

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