Un tempo era la filodiffusione. Doppino telefonico e musica 24 ore su 24, con la possibilità di spostarsi di stanza in stanza sempre accompagnati dal sottofondo musicale. Ovviamente, con il passare degli anni, la tecnologia si è evoluta.
Dal doppino che trasmetteva il segnale telefonico (300–3400 Hz) e quello per la filodiffusione (150-350 kHz), si è passato, per naturale evoluzione, al wireless, che lentamente, fin dall’avvento dell’ADSL, ha iniziato a soppiantare il vecchio sistema. Adesso si parla di audio multiroom wireless, una locuzione anglofona che indica una serie di casse wireless (senza fili) dislocate strategicamente in ogni singola stanza per diffondere musica in contemporanea.
È sufficiente una rete wifi domestica e una app su smartphone, tablet o pc per avviare la riproduzione musicale. La novità, rispetto alla filodiffusione, è nel fatto che non è necessario che tutti gli altoparlanti del sistema siano attivi o che suonino la stessa musica. Ogni singolo speaker può, quindi, anche riprodurre musica diversa da quella riprodotta, per esempio, in cucina.
Tutto ciò è possibile perché i singoli speaker sono sì collegati alla rete, ma possono interagire autonomamente con le più diffuse piattaforme di musica in streaming. Un nuovo input è in questo settore è arrivato da Ikea, dopo il successo di Google e Amazon, con Google Assistant e Alexa.
Symfonisk è il nuovo sistema Made in Sweden, che permette di realizzare in pochissimi minuti un sistema di trasmissione audio che sarebbe stato impossibile da realizzare una quindicina di anni fa, senza devastare casa per far passare i cavi. Sonos è l’azienda californiana che per prima ha creduto in questa idea, diventando partner di Ikea, e che prevede di mettere in commercio per il prossimo mese di agosto due modelli di speaker Symfonisk, compatibili con i dispositivi smart della gamma Tradfri. In plastica grigia e con griglia frontale in tessuto, le casse montate a muro potranno anche assolvere anche alla funzione di pratiche mensole.