Stimo, come far tornare a camminare con un impulso wireless

Sostituire alle funzionalità del midollo spinale danneggiato un impianto senza fili in grado di inviare un segnale elettrico.

Sembra essere questa la soluzione per chi, a causa di lesioni del midollo spinale, ha perso l’uso degli arti. Il progetto, chiamato Stimo (Stimulation Movement Overground) è riuscito, finora, a far tornare a camminare sei pazienti paraplegici.

Il segreto sta nella stimolazione elettrica del midollo spinale tramite un impianto senza fili e a un uso combinato della terapia fisica eseguita con un apposito supporto, che consente di sorreggere il peso del paziente durante gli esercizi. Dopo un lungo processo di riabilitazione, quindi, i pazienti sono riusciti a recuperare l’uso delle gambe, uno di questi dopo nove anni da un incidente che lo aveva portato alla paralisi.

Questo nuovo modo di operare ha permesso di ripristinare la funzione neurologica e di preservarla anche quando la stimolazione veniva interrotta. La scoperta è stata fatta dal professor Grégoire Courtine dell’International Paraplegic Foundation (IRP) del Politecnico federale di Losanna, a seguito di una serie di studi effettuati a Los Angeles presso la fondazione nata per volere dell’attore Christopher Reeve e della moglie Dana.

Gli studi di Courtine hanno coinvolto numerosi pazienti e, prima ancora,  topi e scimmie. L’idea è quella di applicare degli elettrodi sulla parte di spina dorsale che controlla le gambe, in modo da riprodurre in modo artificiale tutti quei segnali che il cervello invia alle gambe, ma che a causa dell’interruzione del midollo, non riescono ad arrivare a destinazione.

Il sistema è wireless, ed è assimilabile a un elettrostimolatore, collegato con un mini computer. Unico limite, lo stato in cui si trovano le fibre nervose ancora presenti, e le modalità di recupero, che variano da persona a persona, ma il professore Courtine è certo di essere sulla strada giusta.

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