MCP Driver, una mano d’acciaio dagli Stati Uniti

Il dispositivo permette il recupero quasi completo delle funzionalità della mano

Perdere la funzionalità delle mani a causa di mutilazioni conseguenti a incidenti, è una delle più grandi sfide da affrontare per un essere umano. Basti pensare allo svolgimento di operazioni quotidiane, come fare un caffè, o semplicemente prelevare una somma di denaro al bancomat o ancora scrivere una e-mail. Tutte operazioni che possono diventare impossibili da svolgere, se si perdono le falangi di una mano.

A fornire un aiuto, ci pensa la NP Devices, una azienda con sede negli Stati Uniti, a Washington, che ha brevettato e messo in commercio MCP Driver, una protesi che consente, a chi ha subito l’amputazione delle falangi, di acquisire nuovamente la capacità di afferrare oggetti o svolgere le più comuni operazioni. MCP Driver ripristina le falangi medie e distali con una vera e propria protesi articolata, guidata dalle falangi prossimali, a cui è collegata.

Ogni dispositivo è progettato su misura, seguendo l’anatomia del paziente per riprodurre con successo la complessa funzione di un dito. Il segreto di questo rivoluzionario device, sta nella combinazione di collegamenti rigidi in acciaio inossidabile azionati dalla falange prossimale. La forza generata dipende, ovviamente, dalla forza generata dall’input del paziente. Mediamente un uomo può generare una forza di circa 3,5/4 kg su ogni polpastrello. Inoltre, la particolare conformazione “a gancio” della mano artificiale chiusa, consente ai pazienti di sollevare oggetti di notevole peso, trasferendo tutto il carico all’articolazione del polso.

Nonostante questa protesi sia stata pensata per chi può ancora utilizzare l’articolazione della falange prossimale, alla NP Devices sono certi che anche una persona che ha perso le falangi prossimali possa trarre giovamento da questo dispositivo.

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