Dalla BrainCo. alla Cina, ecco il copricapo per monitorare le menti degli studenti

Quanta ansia avreste se i vostri professori avessero potuto monitorare in tempo reale e in maniera inequivocabile il vostro livello di attenzione durante una lezione? In Cina sta per diventare quasi una realtà, grazie alla startup americana BrianCo. e al sistema Focus 1 headbands.

Si tratta di un completo sistema di monitoraggio wearable, ovvero indossabile, che permetterebbe ai docenti di capire in tempo reale il grado di concentrazione dei propri studenti tramite un copricapo dotato di sensori da porre sul loro capo. Il dispositivo riesce in pratica a leggere le onde cerebrali degli studenti. I dati raccolti vengono poi elaborati da un software che riesce a tenere traccia del coinvolgimento dei soggetti presi in esame e a creare un dettagliato rapporto tramite la piattaforma FocusEdu.

Si parla per ora di un ordine totale da parte del Governo cinese di 20mila devices, da distribuire negli istituti della provincia di Guinzhou ma, come specifica anche il fondatore di BrainCo. ed ex studente della Harvard University, Bicheng Han, l’obiettivo è quello di riuscire a monitorare all’incirca 1,2 milioni di giovani. Passaggio successivo sarà la creazione di piani di recupero personalizzati rispetto alle caratteristiche singole degli alunni. Ai docenti il compito di “correggere” tramite programmi specifici, i difetti d’attenzione degli studenti con maggiori difficoltà.

Il programma del Governo cinese non si ferma alle onde cerebrali. Nella scuola elementare “Jiangnan Experimental School” a Hangzhou nella provincia di Zhejiang, dove sono partite le prime sperimentazioni sui bambini, si è arrivati a studiare non solo gli impulsi elettrici del cervello bensì le espressioni facciali grazie all’installazione di telecamere adibite alla scansione facciale degli studenti ogni 30 secondi, per rilevare il loro stato d’animo e, in conseguenza al loro stato di attenzione, guadagnare un punteggio. Una sorta di pagella dell’attenzione.

Il futuro insomma passa anche per il monitoraggio di massa.
Le domande che si pone la comunità scientifica ora sono diverse. In primis c’è il dubbio che il sistema rilevi si il grado di attenzione o di concentrazione, ma che la stessa attenzione possa riguardare argomenti diversi da quelli trattati in classe, falsando così i test.

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