Una “toppa” sulle buche. La novità dall’America

L’invenzione, brevettata dalla Saint Gobain Adfors, garantisce una maggiore durata delle riparazioni stradali, impedendo le infiltrazioni d’acqua.

Riparare una buca stradale, non vuol dire solo riempire un vuoto con dei materiali inerti. Spesso la causa è costituita dalle infiltrazioni d’acqua. Già, perché l’acqua piovana va a infiltrarsi nelle spaccature dell’asfalto, o negli interstizi tra i granuli di ghiaia. Quando un veicolo transita su queste aree lesionate, sottopone a compressione il terreno sottostante, impregnato d’acqua, costringendola, essendo un liquido incomprimibile, a cercare una via di fuga. E nel farlo, l’acqua genera l’effetto cosiddetto del torchio idraulico, allargando sempre di più la buca.

La soluzione, che va a eliminare la causa di questo problema cioè l’infiltrazione d’acqua, arriva dagli Stati Uniti, dalla Saint Gobain Adfors, che ha brevettato American Road Patch. Un telo impermeabile che aderisce, come se fosse una guaina di asfalto, al manto stradale, impedendo l’ingresso dell’acqua. Quello che gli operai devono fare, è ripulire a fondo la buca, togliendo ogni residuo di asfalto vecchio, riempire la buca con il conglomerato bituminoso nuovo avendo cura di riempire tutti gli interstizi, e compattare e livellare la miscela. Dopo aver pulito con cura l’area di lavoro, si può procedere a fissare la “toppa”, ritagliata della forma giusta, avendo cura che il margine sia di una decina di centimetri oltre il bordo della buca, e il gioco è fatto.

La guaina sigillante è composta da fibre vegetali, come cotone, juta, bambù, è rinforzata da fibre di vetro e carbonio può essere utilizzata su cemento e asfalto indifferentemente. Il vantaggio? Ovviamente, un risparmio notevole nei lavori di manutenzione, considerata la maggiore durata delle riparazioni stradali.

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