La collaborazione tra General Motors e Michelin permetterà alle auto del futuro di evitare le forature
Uno pneumatico…non pneumatico. Cioè senza aria. L’invenzione, a prova di foratura, è stata presentata da General Motors e Michelin e si chiama Uptis, che sta per “Unique Puncture-proof Tire System – sistema unico a prova di foratura – una evoluzione del primo prototipo, sviluppato dalla casa francese nel 2009, che si chiamava Tweel. Pensata per le vetture in circolazione sulle strade di tutto il mondo, la tecnologia Uptis consente di sostenere il peso di una normale automobile, assicurando al contempo la necessaria tenuta di strada anche a velocità sostenute.
Il segreto, sta tra il battistrada esterno e il cerchio in alluminio: una miriade di raggi in gomma rinforzata con resine e fibra di vetro, che garantiscono un effetto di sostentamento molto simile a quello dell’aria di un normale pneumatico tubeless. Questo nuovo prodotto innovativo, sarà commercializzato nel 2024, ma nel frattempo è sotto sperimentazione su automobili già sul mercato, proprio per dimostrare la compatibilità con qualunque modello in circolazione. Lo sviluppo di Uptis è strettamente connesso alla volontà di Michelin di riconvertire in maniera ecocompatibile i propri prodotti, usando processi produttivi innovativi, come la stampa 3D, e pienamente sostenibile.
I vantaggi di questo nuovo tipo di pneumatico airless, sono evidenti. Il primo, ovviamente, è la totale assenza di forature: Uptis ha dimostrato di riuscire a resistere a un chiodo piazzato sulla carreggiata. In secondo luogo, non c’è necessità di controllare la pressione degli pneumatici, rendendo sostanzialmente inutili anche i sensori di pressione presenti di serie su alcune autovetture. Altro punto a favore è la possibilità di ricostruire il battistrada almeno 5 o 6 volte, a differenza delle 2, massimo 3, dei normali pneumatici attualmente in commercio.
In ultimo, l’impatto ambientale, che secondo Michelin è garantito proprio dalla longevità del prodotto. Duecento milioni di pneumatici ogni anno vengono rottamati a causa di comuni incidenti, come la classica “pizzicata” al marciapiede, che taglia irrimediabilmente il fianco dello pneumatico (la spalla), costringendo al cambio immediato di almeno una coppia di pneumatici. Gli sprechi aumentano anche l’impiego di materie prime e aiuta ad aggravare il problema dello smaltimento.