Dalle idee rivoluzionarie alle più curiose, ecco Inventor Show 2019

Non smette mai di stupire l’Inventor Show, l’Esposizione internazionale d’invenzioni e progetti innovativi, giunto alla sua 29esima e andato in scena dal 6 al 9 giugno. Al suo 8° anno consecutivo all’interno della “Fiera Campionaria” di Padova, l’evento ideato ed organizzato dall’inventore toscano Rino Sebastiani e dal suo Studio Celsus, ha come ogni anno calamitato l’attenzione di migliaia e migliaia di persone, aspiranti inventori e potenziali finanziatori.

E nonostante le 29 candeline, l’evento è riuscito ancora una volta a rinnovarsi e a portare all’interno del padiglione 15 della Fiera una vasta gamma di prototipi e idee che variano dal rivoluzionario al curioso. Ed è proprio la curiosità che ha spinto capannelli di persone a visitare i  40 stands e le oltre 200 invenzioni, tra cui quelle del fondatore, Sebastiani. Colui che nel 1991 partì con pochi stands e le sue idee da Vorno, piccolo paese in provincia di Lucca, e che in 29 anni ha portato la sua creatura ai massimi livelli. Senza mai stancarsi, anzi.

«Mi diverto un mondo, lo ammetto – esordisce Sebastiani – La mia casa è piena zeppa di prototipi di ogni genere, invenzioni, piccole migliorie ad utensili di uso quotidiano. Ne progetto a centinaia. Ma è un lavoro che va organizzato. C’è bisogno di uno studio che a volte richiede tempi, altre volte invece l’idea viene realizzata in maniera molto più lineare e veloce».

Dall’Insettodromo, una pista per insetti che garantisce uno spettacolo unico, al Grattarello, una simpatica maglietta con una griglia sul retro in stile battaglia navale che permette di direzionare alla perfezione la mano di chi ha il compito di alleviare i nostri pruriti, si passa anche ad invenzioni in via di commercializzazione. Ed è qui che arriva il difficile. Alla ricerca di finanziatori o soci per portare avanti i propri progetti, la fiera delle invenzioni è stata anche un modo per un confronto costruttivo, in modo da analizzare gli ostacoli e i punti di forza di un fenomeno, quello dei brevetti e dell’innovazione, che spesso, soprattutto in Italia, ha notevoli rallentamenti.

«L’Inventor Show non è nato solo per dare visibilità agli inventori ma nasce dal desiderio di creare qualcosa di utile per la società – continua Sebastiani – Il nostro obiettivo è quello di aiutare i creativi nel loro percorso che, ahimé, spesso in Italia è più complicato che altrove. Ma basta una valida mano e molto studio per abbattere ogni tipo di impedimento, che molte volte si trova proprio nella testardaggine degli inventori più che nei fattori esterni».

L’evento si è concluso domenica 9 con la cerimonia di premiazione delle invenzioni più meritevoli.
Questo il podio e le motivazioni:

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