Ecco la rivoluzione green di un mito a due ruote tutto italiano
Quanti fortunati possessori di una Vespa sono morbosamente attaccati al proprio mezzo di trasporto da non lasciarlo neanche per andare al bagno? Andare in giro sui colli bolognesi, come cantava Cesare Cremonini, può andare bene, ma come fare per circolare liberamente nei centri storici delle città italiane, spesso sbarrati a causa di norme anti inquinamento che bucano, in senso figurato, ovviamente, le ruote ai mezzi d’epoca?
La risposta arriva da Motoveloci un brand riminese, che ha inventato un Retrokit, per sostituire il motore a due tempi montato sulle Vespe classiche, caratteristico come il suo inconfondibile borbottio, con un motore elettrico, il tutto senza stravolgere la struttura del mezzo. Gli artefici di questa svolta elettrica sono Alex Leardini, ingegnere meccanico, che fin dall’adolescenza adorava sporcarsi le mani sporche e di olio, Leonardo Ubaldi, ingegnere elettronico con la passione per la meccanica, e Chiara Bizzocchi, che di suo ha messo la sua competenza in fatto di contabilità, per poter vendere questo kit innovativo.
Per quanto riguarda le prestazioni, la Vespa elettrica non ha nulla da invidiare a quella originaria. Accelerazione bruciante, grazie alla coppia costante garantita dal motore elettrico, e una velocità di 45 chilometri orari, aumentabile a 90 sbloccando tramite app. L’autonomia, di tutto rispetto, arriva a circa 100 chilometri. L’ideale da usare in città. Per quanto riguarda, invece, i costi, Retrokit è prenotabile su piattaforme di crowdfunding al prezzo di 2.290 euro, esclusi gli eventuali costi di omologazione necessari per far circolare il mezzo su strada, ovviamente.