Attraverso le immagini riprese da un telescopio in Cile è possibile osservare il sistema ad anello principale di Urano scattata con la luce solare riflessa.
E’ risaputo come la NASA sia restia a rilasciare dichiarazioni ufficiali circa i suoi studi, e dunque le relative scoperte interstellari. Questa volta, una novità rilevante ci viene fornita da due professori dell’Università di Leicester e da colleghi statunitensi che hanno pubblicato uno speciale sul the Astronomical Journal.
Nell’opinione comune vengono accostati a Saturno i caratteristici anelli di polvere cosmica. E’ meno scontato per Urano, perché mai nessuno aveva condotto studi approfonditi sugli anelli che lo circondano, anche perché sono invisibili a quasi tutti i telescopi, almeno fino ad ora…
Le osservazioni confermano che l’anello più luminoso e denso di Urano, chiamato anello epsilon, è diverso dagli altri sistemi di anelli noti nel nostro sistema solare, in particolare gli anelli di Saturno, di rinomata bellezza.
La difformità si dispiega anche nella larghezza e nel vincolo spettropico. Gli anelli di Urano quindi, sono sostanzialmente diversi dall’anello principale di Saturno: sono estremamente scuri, come il carbone”, ha detto Molter., studente neolaureato “Sono a dir poco stretti rispetto ai famigerati anelli di Saturno. Il più largo, l’anello epsilon, varia da 20 a 100 chilometri di larghezza, mentre quello di Saturno è largo 100 o decine di migliaia di chilometri”. Ad oggi si contano quindi 13 anelli intorno Urano.
A detta degli esperti che hanno condotto il caso, nel prossimo futuro saranno condotti ulteriori studi in merito alla composizione degli anelli uraniani con la strumentazione che ha fornito questi primi riscontri del tutto inaspettati.
Questo rappresenta soltanto il primo passo verso la piena comprensione della loro composizione, nonché del fatto ancor più rilevante della medesima provenienza o meno rispetto al materiale cosmico di partenza.
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