Quando immaginiamo un futuro dove il nostro smartphone diventa ancora più performante, pensiamo che un domani possa farci il caffè.
A quanto pare però una start up italiana, Deed, ha già raggiunto un ottimo traguardo, ideando un bracciale multifunzione per rispondere al telefono con solo l’uso del dito appoggiato all’orecchio.
Il dispositivo si chiama Get, e sfrutta il principio fisico della conduzione ossea, che consente appunto di avvicinare l’indice all’orecchio permettendo di rispondere al telefono, inviare pagamenti e ascoltare musica.
Come gli ormai blasonati smartwatch, Get si indossa e si collega tramite bluetooth allo smartphone.
Quando si riceve una telefonata o una notifica, si avverte una vibrazione lungo il braccio. Per rispondere bisogna ruotare il polso e per risponderesi avvicina il dito all’orecchio. Inoltre per effettuare un pagamento si può utilizzare il comando vocale.
In pratica secondo il principio sopra citato, la coclea – l’ultima parte dell’orecchio interno – viene raggiunta attraverso vibrazioni prodotte dal suono, propagate da Get tramite la mano che funge da cassa di risonanza. E il microfono integrato in Get permette di far sentire la nostra voce alla persona con cui stiamo parlando.
La startup italiana Deed nasce nel 2016 da due fratelli romani Edoardo ed Emiliano Parini e sviluppa il progetto Get all’interno dell’incubatore d’impresa I3P del Politecnico di Torino.
Ottenuto un cospiquo finanziamento, Get ha riscosso grande successo anche tra il pubblico americano, con pre-ordini attraverso la piattaforma Kickstarter per 100.000 dollari. Il costo è di 190 dollari.
Inoltre il prodotto ha riscosso tra grandi realtà imprenditoriali, Spotify ad esempio ha adottato la tecnologia di Deed in occasione del lancio del nuovo album del cantautore italiano Ultimo.
Nastro Azzurro ha trasformato i Navigli milanesi in una grande “silent disco” in cui la tecnologia Get ha consentito al pubblico di ascoltare la musica.
Anche il MAXXI di Roma ha voluto sperimentare Get sostituendolo alle classiche audioguide, con l’obiettivo di rinnovare l’esperienza e la fruizione del Museo e delle sue opere.
L’uscita del prodotto finale dovrebbe avvenire nella primavera del 2020.