TRACE4AD: AI per la diagnosi precoce dell’Alzheimer

TRACE4AD è in grado di eseguire una diagnosi precoce dell’Alzheimer sfruttando le potenzialità dell’AI e del Computer Computing

Ogni anno, l’Alzheimer colpisce 5 milioni di uomini e donne in tutto il mondo, trasformando irrimediabilmente la loro vita. Il morbo scoperto ad inizio ‘900 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer è una della forme più diffuse (e invalidanti) di demenza e si stima che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, nel corso dei prossimi 30 anni i casi clinici triplicheranno. Ad oggi, non esistono terapie risolutive per l’Alzheimer e il suo decorso è inesorabilmente progressivo. L’unica arma a disposizione dei medici è una diagnosi precoce. Ottenere una diagnosi in anticipo aiuta a rallentare la progressione della malattia e contenere i danni a livello neurologico. E questo, ovviamente, ha delle ripercussioni positive sulla vita del paziente. Per anticipare il più possibile i tempi della diagnosi, la startup torinese Deep Trace Technologies ha ideato un sistema innovativo che sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. Il progetto si chiama TRACE4AD (The Radiologist’s Cognitive Eyes for Alzheimer Deasease) e punta ad applicare l’AI al campo della diagnosi medica.

Un algoritmo per la diagnosi dell’Alzheimer

TRACE4AD è in grado di eseguire una diagnosi precoce e predire la progressione dell’Alzheimer mediante l’analisi automatica e oggettiva del cervello del soggetto. Per farlo, il sistema utilizza tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) e Cognitive Computing (CC) che confrontano immagini mediche comuni integrate con misure neuropsicologiche standard. In pratica, questo significa che ogni medico può connettersi al software TRACE4AD, inviare una radiografia del cervello del paziente affetto da Alzheimer e ottenere in pochi minuti un report completo e dettagliato sullo stato della malattia. Tutto questo è possibile grazie ad un particolare algoritmo sviluppato dagli ingegneri di TRACE4AD. La stringa è in grado di apprendere le caratteristiche distintive della patologia dalle immagini del cervello di pazienti per i quali la diagnosi e il decorso sono noti e utilizzarle per effettuare la diagnosi di un nuovo paziente e predire l’eventuale progressione della malattia. Questo metodo consente una forte riduzione dei tempi per la diagnosi e la predizione di progressione del morbo di Alzheimer. E ha una forte ricaduta sul bilancio sanitario. Oltre a rallentare il decorso della malattia, una diagnosi precoce consente infatti di ridurre la spesa a carico dello Stato e del paziente e abbattere i costi delle cure. Un approccio rivoluzionario, insomma, sia per l’individuo che per la comunità.

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