Alice Zantedeschi e Francesca Pievani sono due giovani del Veronese e del Bergamasco salite agli onori della stampa fra le startup vincenti. Nel 2014 hanno fondato Fili Pari, un brand del settore fashion. Fino a qui niente di straordinario, se non ché le loro creazioni sono ricavate dal Veromarmo, un materiale brevettato derivato dal marmo.
Le due designer italiane, entrambe studentesse alla Facoltà di Design al Politecnico di Milano, hanno deciso di progettare capi d’abbigliamento seguendo un’intuizione ben precisa. Infatti, costoro hanno saputo unire la creatività e l’innovazione alla sapiente tradizione del Made in Italy della moda. La risultante di ciò è il brand Fili Pari, frutto dall’anagramma di Fripi e Ali, le due co – founder. Pertanto il richiamo al tessile attraverso la figura del filo è semplice ed immediato. Scopriamo insieme la storia e i progetti di questa iniziativa 100% Made in Italy.
La concretizzazione dell’invenzione
Nato dal mix di tradizione ed innovazione, la startup Fili Pari progetta capi d’abbigliamento attraverso il Veromarmo, un particolare materiale brevettato. In dettaglio, quest’ultimo è un aggregato ricavato dal marmo estratto nelle cave di Bergamo, Verona e Trento. Dunque, il materiale innovativo dona al capo non solo il colore, ma anche una piacevole sensazione al tatto. Tali effetti derivano dal carbonato di calcio, regolarmente impiegato nel settore food così come nell’edilizia.
Naturalmente, l’indumento finale si compone di lana o cotone e del Veromarmo, il quale presenta una serie di caratteristiche:
- Impermeabile
- Antivento
- Traspirante
- Termoregolante
- Non s’infiamma facilmente
La storia di Veromarmo è già ricca di tappe importante. Il progetto diventa realtà quando nel 2014 vince un finanziamento di Confindustria Verona. Di lì in poi, parte la scalata che ha visto il raggiungimento di collaborazioni prestigiose e al contempo strategiche. Milano 140, si riferisce al luogo in cui Fili Pari sta portando avanti una collezione di giacche maschili realizzate con il Marmo Nero Ebano. Frigerio 21, azienda milanese, supera invece il tradizionale utilizzo del marmo. Pertanto, l’impresa ne sta reinventando l’impiego attraverso la creatività applicata ai complementi d’arredo della casa.
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