Campania: arriva la Supertac per le coronarie

Il CMO di Torre Annunziata in Campania ha sviluppato una Supertac per le coronarie: il software permette di evitare analisi invasive e ottenere diagnosi precoci.

Buone notizie per la sanità pubblica in Campania. Il CMO – Centro Polispecialistico Medico Oplontino – di Torre Annunziata ha presentato i dati relativi all’utilizzo sperimentale di una nuova tecnologia per la diagnosi delle malattie alla coronarie. Si tratta di una vera e propria “supertac” in grado di fornire un responso estremamente preciso senza sottoporre i pazienti ad interventi invasivi. La novità è dovuta ad un sofisticato software che associa alla Tac delle arterie del cuore una elaborazione matematica del flusso sanguigno. In questo modo, il sistema riesce a limitare l’uso delle metodiche di indagine invasive (coronarografia) e delle terapie correlate come l’angioplastica. L’obiettivo è evitare i falsi positivi alle indagini e i conseguenti trattamenti invasivi inappropriati. Un vantaggio per i pazienti ma anche per la sanità pubblica. La supertac abbatte infatti i costi della diagnosi e permette di ridurre notevolmente gli sprechi. Questa nuova tecnologia è stata finora utilizzata nell’ambito di un progetto pilota sperimentale che, nell’arco di quattro mesi, ha coinvolto gratuitamente i pazienti che si rivolti al CMO di Torre Annunziata, struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e la Regione Campania.

Campania: a Torre Annunziata la supertac per la diagnosi delle patologie delle coronarie

I responsabili del progetto fanno sapere che “la Tac coronarica è la principale metodica diagnostica delle malattie che colpiscono le arterie del cuore. Il responso consente di stabilire se sia il caso effettuare o meno una coronarografia e un esame del flusso (invasivi) e una successiva angioplastica per ripristinare il flusso coronarico. Queste ultime sono metodiche di indagine invasive che tuttavia scontano un’elevata percentuale di falsi positivi e una quota di falsi negativi”. La supertac è stata sviluppata proprio per ovviare a questi problemi e ottimizzare la procedura diagnostica in Campania. “Per ottenere il responso non è necessario eseguire un’ulteriore scansione; non è richiesto l’uso di stress farmacologico e soprattutto, non è richiesto al paziente di dover tornare in ospedale per eseguire test addizionali, in quanto l’analisi avviene con la elaborazione delle immagini in base a un sofisticato algoritmo quando il paziente già inviato al suo domicilio al termine dell’esecuzione della Tac coronarica. L’accuratezza diagnostica è stata validata in tre diversi studi multicentrici, l’ultimo dei quali ha mostrato una sensibilità e specificità superiore alla tecnica invasiva, facendo divenire questa supertac il test più accurato se confrontato con i test funzionali tradizionali”.

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