A soli 10 anni e dopo aver sconfitto la leucemia, l’australiana Bridgette Veneris ha inventato un dispenser smart ed eco-friendly che facilita l’applicazione dei cerotti
La storia di Bridgette Veneris è fatta di tenacia, forza di volontà e inventiva. Ad appena 10 anni, la bambina – originaria di Melbourne in Australia – ha “già” sconfitto una grave malattia e vinto un importante premio internazionale grazie al sistema da lei ideato per rendere più facile e veloce l’apertura dei cerotti e delle bende. All’età di 8 anni, i medici hanno diagnostica a Bridgette una grave forma di leucemia. Per 18 mesi, la bambina è stata ricoverata presso l’ospedale di Melbourne in Australia e ha sostenuto diversi cicli di chemioterapia. Proprio durante la sua lunga degenza, notando che gli infermieri trovavano difficoltà ad aprire i cerotti con i guanti, ha avuto l’idea di costruire un dispenser per l’erogazione dei cerotti più facile da usare. “È difficile per le infermiere aprire i cerotti perché indossano i guanti e anche per mia madre è difficile perché ha le unghie lunghe – ha raccontato ai microfoni di ABC News Melbourne. Ho pensato: se nessuno fa niente al riguardo, questo problema andrà avanti per sempre”.
Il dispenser per cerotti che aiuta gli infermieri e protegge l’ambiente
Il dispender ideato da Bridgette è tanto semplice quanto innovativo: i cerotti sono applicati su di una bobina rotante e fuoriescono dal dispenser sterile già pronti all’uso. In questo modo, i cerotti possono essere applicati senza che il personale sanitario debba perdere tempo per rimuovere la pellicola di protezione. Oltre ad essere smart, il dispenser ideato da Bridgette è anche eco-friendly perché permette di eliminare la plastica degli involucri e delle pellicole protettive. Il tutto in totale sicurezza perché il dispositivo si chiude completamente per impedire che i germi possano entrare in contatto con i cerotti. Il prototipo costruito da Bridgette è stato presentato al concorso internazionale per giovani inventori “LittleBigIdea” ed ha riscosso grande successo. La bambina è stata nominata “Miglior Piccola Scienziata” di tutta l’Australia e ha ottenuto in premio un viaggio in America e una visita guidata al quartier generale della Nasa a Cape Canaveral. “Sono estasiata, non avrei mai pensato di vincere”, ha commentato la piccola inventrice. La sua storia è un esempio di come anche un momento buio della vita può trasformarsi in un’occasione per mettere a frutto il proprio talento e aiutare gli altri.