Heatbox, il porta pranzo autoriscaldante, portatile e alla moda

Un gruppo di quattro ragazzi olandesi ha lanciato una campagna su kickstarter con un successo immediato e sorprendente


Nei giorni nostri, l’attenzione all’alimentazione è in aumento e si estende anche ai pranzi durante le giornate di lavoro. La scelta più salutare è preparare il pranzo a casa per consumarlo a lavoro o in università. I vari lunchbox disponibili vanno incontro alle più svariate esigenze estetiche ma hanno tutti una cosa in comune: non riscaldano il cibo. Heatbox si propone come soluzione che unisce lo stile alla funzionalità.

Come funziona?

Heatbox utilizza una tecnologia innovativa ed inteliggente per riscaldare il pasto, anche nei posti più remoti. Il calore viene fornito dal contenitore dotato di batteria integrata, la quale scalda l’acqua aggiunta dal consumatore. Il vapore prodotto entra a contatto con un secondo contenitore dove è riposto il cibo ed in otto minuti porta a temperatura il vostro pranzo. La batteria può essere utilizzata fino a tre volte con una sola ricarica, può fungere da powerbank per uno smartphone e si ricarica comunemente tramite USB.

Prototipo di Heatbox. Fonte: facebook

Heatbox è innovativo anche nel design, esterno ed interno. Esternamente si presenta con linee molto eleganti ed un coperchio in bambù al 100%. Internamente, la tenuta del contenitore è assicurata da un meccanismo anti-perdita progettato ad hoc ed in attesa di brevetto. Heatbox è gestibile tramite un app che ci permette di programmare l’orario e la durata del riscaldamento, anche a distanza.

Heatbox nasce da un’idea di quattro giovani dei Paesi Bassi e si può trovare ancora su Kickstarte. La campagna ha raggiunto il suo obiettivo in meno di 24 ore, mentre la produzione in serie dovrebbe iniziare nel 2020.

 

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