Microsensori impiantabili senza batteria per controllare il cuore? Il futuro arriva da Singapore

La microtecnologia e la medicina hanno unito le forze, il risultato è un impianto sottocutaneo lungo 0,9 mm che monitora il respiro ed il battito cardiaco senza l’utilizzo di batterie.

 

Uno dei traguardi della medicina moderna è la produzione di impianti sottocutanei sempre più piccoli che forniscano dati sulla salute del paziente. L’ostacolo maggiore è la riduzione delle dimensioni delle batterie. Un gruppo di ricerca dell’Università Nazionale di Singapore ha fatto un grande salto di qualità nella realizzazione di questo obiettivo. La ricerca ha coinvolto l’ ”Institute for Health Innovation and Technology” e l’ “Electrical and Computer Engineering”, capitanati dal Professore John Ho.

Prof John Ho (sinistra) ed il dottorando Dong Zhenya (destra). Fonte: NUS

La riduzione delle dimensioni è stata possibile grazie ad un nuovo lettore wireless estremamente sensibile ed in grado di rilevare cambiamenti minimi di sensori sub-millimetrici. La sensibilità del lettore ha permesso la costruzione di un sensore piccolissimo che emette segnali debolissimi. Il lettore wireless è calibrato per funzionare in un punto specifico, in questo modo riesce a ricevere il flebile segnale del sensore.

Il sensore di 0,9 millimetri di diametro può essere impiantato sotto la pelle con una siringa ed il lettore è in grado di monitorare la frequenza respiratoria e cardiaca rilevando i movimenti impercettibili del microsensore. Il prodotto è frutto di due anni di lavoro, presentati per la prima volta sulla rivista Nature Electronics. Questa ricerca è un ulteriore passo verso una medicina sempre più smart ed accessibile a tutti che permetta un monitoraggio continuo ed efficace della nostra salute.

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