Nasce VOSTARS: il visore di nuova generazione che permette al chirurgo di operare in realtà aumentata

Il progetto, che coinvolge 12 partner europei, sviluppa un nuovo navigatore chirurgico che utilizza una visiera innovativa d’ausilio medico chirurgo

È stata un grande successo la prima operazione chirurgica al mondo eseguita in realtà aumentata.

Ad annunciarla, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna in cui il chirurgo vedeva di fronte a sé elementi virtuali durante un intervento maxillo-facciale.

Nello specifico, l’operazione consisteva nel resecare e riposizionare la mascella e la mandibola di un paziente al fine di ripristinare le funzionalità del morso: con la nuova tecnologia si è potuto resecare e riposizionare mascella e mandibola.

Questo è stato possibile grazie a un visore di Realtà aumentata all’avanguardia che il chirurgo ha indossato durante l’intervento” rende noto l’Università di Pisa che coordina il progetto europeo e che ha creato VOSTARS, il visore di nuova generazione utilizzato dal chirurgo bolognese durante l’intervento.

Grazie all’utilizzo del visore – spiega Giovanni Badiali, responsabile del progetto presso il Policlinico Universitario Sant’Orsola di Bologna, che ha eseguito l’operazione, prima dell’intervento, io e tutto il team in sala, abbiamo visualizzato nella realtà aumentata l’anatomia di scheletro facciale, mascellari e linee di taglio. Successivamente durante l’operazione, il dispositivo ha consentito di visualizzare una linea tratteggiata in 3D direttamente sull’osso del paziente mostrando, così, il percorso da seguire con lo strumento chirurgico. Con l’aiuto del visore – conclude – siamo riusciti ad eseguire il taglio della mascella con la precisione richiesta”.

Con il progetto VOSTARS (Video and Optical See Through Augmented Reality Surgical Systems) la realtà aumentata entra, quindi, nelle sale operatorie.

Il progetto, che coinvolge 12 partner europei, ha come obiettivo quello di sviluppare un nuovo navigatore chirurgico che utilizza una visiera innovativa in grado di fornire al medico chirurgo la visione della sala operatoria, le informazioni specifiche relative al paziente e le informazioni più generali relative agli organi coinvolti nell’operazione. Tutto ciò è possibile grazie a una videocamera in grado di combinare le immagini di fronte al chirurgo con quelle radiologiche del paziente. Inoltre, durante le fasi dell’intervento dove la guida virtuale accurata non è richiesta, il visore può diventare trasparente permettendo al chirurgo di avere una vista naturale del campo operatorio direttamente con i propri occhi, come spiega Vincenzo Ferrari, ingegnere biomedico presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e coordinatore del team europeo che ha progettato l’innovativo visore:

Per creare VOSTARS abbiamo dovuto risolvere problemi molto complessi, che riguardano principalmente la coordinazione occhio-mano e la coerenza tra l’immagine reale e quella virtuale temporalmente, spazialmente ed in termini di messa a fuoco. È ovvio che se il chirurgo deve seguire una linea di taglio virtuale queste deve apparire nel posto giusto ed al momento giusto dell’intervento, ma ottenerlo non è banale. Inoltre, la guida virtuale ed il paziente devono essere poter essere messi a fuoco contemporaneamente per permettere al chirurgo di seguirla col bisturi – conclude -. I visori attualmente in commercio rendono disponibili direttamente nel campo visivo alcuni contenuti digitali, come per esempio l’immagine tridimensionale dell’organo da operare. Di solito il medico visualizza queste immagini virtuali, ottenute dagli scanner radiologici (come tac e risonanza magnetica), prima dell’operazione, per aiutarlo nella preparazione dell’intervento. Non era mai accaduto fino ad ora, però, che un visore fosse usato per guidare il vero e proprio atto chirurgico”.

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