Smartphone scarico? Entra nella stanza per la ricarica wireless!

Un team di ricercatori ha sviluppato una tecnologia per la ricarica wireless di smartphone, tablet e laptop all’interno di una stanza cablata con pannelli di alluminio.

Esiste situazione peggiore di quando finisce la carica dello smartphone? La notifica “Battery Low” è l’incubo di molti, soprattutto di chi usa il telefono per lavoro o ama condividere sui social ogni momento della vita. In commercio esistono powerbanks di tutte le forme, dimensioni e colori ma questi dispositivi a loro volta hanno bisogno di essere caricati. Per risolvere una volta e per tutte il problema, un team di ingegneri ha sviluppato un’innovativa tecnologia per la ricarica wireless di smartphone, tablet e laptop. Il progetto – finanziato dalla Disney Research e presentato sulla rivista scientifica Plos – si chiama Quasistatic Cavity Resonance (QSCR) e sfrutta le proprietà dei campi magnetici a bassa frequenza. I ricercatori hanno sviluppato un sistema che consente di ricaricare gli smartphone in modo facile e rapido: basta entrare all’interno di una speciale stanza cablata.  I dispositivi iniziano il processo di carica in modo autonomo, assorbendo la quantità di energia necessaria presente nell’ambiente.

QSCR: la stanza per la ricarica wireless degli smartphone

I ricercatori hanno progettato uno speciale ambiente per la ricarica wireless di smartphone, tablet e laptop. Le pareti, il soffitto e il pavimento sono rivestiti con pannelli di alluminio mentre al centro della stanza ci sono 15 condensatori con all’interno cilindri in rame che forniscono una frequenza di risonanza costante di 1.32 MHz. Quest’energia permette la ricarica wireless di tutti i dispositivi presenti all’interno della stanza: basta collegarli ad apposite bobine riceventi ed il gioco è fatto. Durante la ricarica, i dispositivi possono essere utilizzati normalmente e ci si può muovere lungo tutto il perimetro della stanza senza rischio di interruzioni o cali di corrente. La bassa frequenza dei campi magnetici previene il surriscaldamento dei dispositivi e non ha effetti dannosi sulla salute dell’organismo. Gli ideatori assicurano che la tecnologia QSRC può essere usata per la costruzione di cabine pubbliche o smart-buildings ma anche (e soprattutto) per ammodernare le strutture esistenti: sarà davvero così?

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