Da oggi si potrà rilevare il cancro all’esofago con un test sul respiro

Il test, alternativo alle endoscopie, reagisce ad alcuni composti organici volatili strettamente legati al rischio di sviluppare il cancro all’esofago

Il cancro all’esofago è un tumore molto difficile da individuare durante le fasi iniziali. La diagnosi spesso arriva solo quando la malattia è in uno stadio avanzato e difficile da trattare. L’incidenza del cancro è alta ed ha coinvolto quasi 20 mila pazienti negli Stati uniti. Un team di scenziati nei Paesi Bassi ha sviluppato un test economico e non invasivo per controllare la suscettibilità della popolazione alla malattia. Il test riesce ad individuare uno dei suoi precursori con grande precisione.

L’idea alla base del test è la ricerca di una condizione specifica nota come “esofago di Barrett“. La condizione medica prevede la comparsa di cellule anomale sulle pareti dell’esofago che spesso si sviluppano in cellule cangerose. Le persone con l’esofago di Barrett sono a rischio molto più elevato di sviluppare un cancro all’esofago. Gli scienziati dell’Università di Radboud riescono a diagnosticare l’esofago di Barrett grazie ai composti organici volatili, o COV.

La misurazione di questi biomarcatori nel respiro sta aprendo possibilità anche per la diagnosi di tumori ovarici, tumori della prostata e tumori dello stomaco e dell’esofago. Nel caso specifico, gli scienziati di Radboud hanno arruolato 402 adulti e li hanno fatti respirare in un naso elettronico altamente sensibile. 129 dei soggetti avevano l’esofago di Barrett, mentre circa un terzo aveva una malattia da reflusso acido e un terzo aveva un esofago normale.

Il dispositivo si è dimostrato in grado di identificare i pazienti con esofago di Barrett con una precisione del 91% e quelli senza di esso con una precisione del 74%. Le percentuali indicano come il test non sia infallibile ma può essere un’arma utile ed economica da usare per la prevenzione durante lo screening dei pazienti. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Gut.

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