Coronavirus, arrivano le mascherine per i non udenti

Da quando il virus Covid-19 è diventato una pandemia globale,  nei negozi e nelle farmacie è iniziata una vera e propria caccia alle mascherine, queste però essendo poche, hanno spinto le persone ad ingegnarsi nella creazione di prototipi casalinghi quanto più efficaci possibili per ridurre il contagio, che prevedono l’utilizzo di stoffa o traverse impermeabili da ritagliare e molle per le orecchie.

Per indossarla correttamente, la mascherina deve coprire bene bocca, mento e naso, ma c’è chi si è chiesto come avrebbero fatto le persone non udenti.

Una studentessa americana, Ashley Lawrence di 21 anni spinta dai suoi studi principalmente rivolti al linguaggio dei segni, giunge ad una riflessione.

Il viso, le labbra insieme alla gestualità del corpo per i non udenti sono importantissimi, quindi le classiche mascherine non sono di aiuto per queste persone, in quanto non permetterebbero loro di esprimersi.

Ashley, con macchina da cucire e tanto impegno, insieme alla madre, da il via alla creazione di mascherine di tessuto con una parte frontale sulla bocca trasparente, così che l’interlocutore che sia un medico o un operatore sanitario possa leggere il labiale. Il tutto da spedire gratuitamente in varie città degli Stati Uniti.

Per la realizzazione di queste maschere speciali, Ashley utilizza delle lenzuola nuove e un rotolo di plastica, ma per poter compare nuovo materiale, ha lanciato una raccolta fondi  su GoFundMe. La campagna ha risposto subito positivamente raccogliendo dal 31 marzo al 2 aprile oltre tremila dollari, raggiungendo così l’obiettivo. Il ricavato è stato devoluto a Hands&Voices, un’organizzazione no profit, gestita dai genitori di bambini con disabilità uditiva o problemi di udito.

Finalmente anche la mascherina per non udenti - Maker Faire Rome
 fonte immagine: maker faire rome

Ashely ha poi pensato di condividere il lavoro con un tutorial così da essere di supporto a chiunque nel mondo voglia realizzare le mascherine.

Allo studio c’è anche un secondo modello di mascherina. È pensato per chi ha apparecchi acustici e impianti cocleari e si chiude o sul collo o dietro la testa.

Ashley però non si ferma qui, e sta pensando anche alla realizzazione di un secondo modello di mascherina, pensato per chi ha apparecchi acustici e impianti cocleari e si chiude o sul collo o dietro la testa.

Queste mascherine sono speciali perchè oltre al loro scopo possono abbattere la barriera comunicativa che le persone sorde o con disabilità sensoriali  spesso sono costrette a vivere.

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