La NASA potrebbe aver trovato prove di un universo parallelo

Sembra uno scenario da fantascienza, ma quando la fonte è la NASA la notizia va presa seriamente: un team di ricercatori potrebbe aver trovato le prove dell’esistenza di un universo parallelo, dove il tempo scorre al contrario.

Secondo quanto riferito da New Scientist, la scoperta è stata fatta da un gruppo di ricerca sponsorizzato dalla Nasa che utilizza per le misurazioni l’antenna ANITA (Antarctic Impulsive Transient Antenna).

Il gruppo è stato finanziato con 35 milioni di dollari per cercare e studiare “le particelle fantasma che riempiono l’universo”. Ora il team ha individuato un tipo di particelle che potrebbero provenire da un altro universo.

Cos’è ANITA

L’esperimento Antarctic Impulsive Transient Antenna (Antenna transiente ad impulsi dell’Antartico) è un’antenna progettata per studiare i neutrini dei raggi cosmici ad altissima energia.

universo parallelo NASA
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Il sistema di misurazione rileva infatti gli impulsi radio, a un’altezza di circa 37.000 metri, emessi dalle interazioni dei neutrini con il ghiaccio dell’Antartico, attraverso una serie di antenne radio agganciate a un pallone ad elio.

Le misurazioni che hanno permesso di elaborare la nuova teoria

Per lo studio, gli esperti hanno utilizzato un pallone aerostatico appositamente costruito per trasportare l’antenna in alto sopra l’Antartide per la scansione delle particelle ad alta energia che arrivano dallo spazio.

A ogni lancio, il sistema scansiona oltre un milione di chilometri quadrati del paesaggio ghiacciato alla ricerca di queste particelle.

Dopo due voli effettuati corso di due anni, l’esperimento ha permesso di recepire solo brevi momenti di rumore di fondo, ma nient’altro degno di nota.

Durante il terzo volo del pallone aerostatico, gli scienziati hanno deciso di rivedere i dati dei voli precedenti. Hanno scoperto che i rumori casuali che avevano registrato non erano segnali provenienti dallo spazio, ma invece dalla terra.

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Le particelle ad alta energia individuate nelle misurazioni, quindi, partivano dalla terra per raggiungere lo spazio e questa scoperta dovrebbe implicare che stanno in realtà viaggiando a ritroso nel tempo, suggerendo l’evidenza di un universo parallelo, dove il tempo scorre al contrario.

L’universo parallelo nato dal Big Bang

Il ricercatore capo di ANITA, Peter Gorham, ha spiegato che questa prova suggerisce che il Big Bang avrebbe creato non solo il nostro universo ma anche uno parallelo.

Gorham, che ha descritto questo strano fenomeno in un articolo della Cornell University, ha notato che lui e i suoi colleghi ricercatori hanno visto molti di questi “eventi impossibili”. “Non tutti erano a proprio agio con queste ipotesi“, ha dichiarato.

Un modello di possibile evoluzione di un multiverso, con la cosiddetta selezione naturale cosmologica da buchi neri e buchi bianchi
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Il concetto di “universo gemello” esiste da decenni, ma i risultati di questa nuova ricerca rendono più concreta questa possibilità.

La strana scoperta è stata infatti fatta nel 2016 e, da allora, ogni sorta di teoria radicata nella fisica conosciuta è stata proposta per giustificare l’inversione del segnale, e tutte sono state escluse.

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