I fotocatalizzatori UV all’interno scompongono le molecole che causano gli odori al posto di coprirlo con altri aromi
La qualità della vita va di pari passo con la qualità dell’aria che respriamo. Il discorso vale per gli ambienti aperti ma anche per gli interni. La gran parte dei dispositivi sul mercato assorbono gli odori attraverso dei filtri che devono essere regolarmente sostituiti. Un’alternativa è costituita dai deodoranti per ambienti che coprono gli odori non desiderati con fragranze piacevoli. VentiFresh ECO prende spunto da materiali sviluppati dalla NASA e propone una nuova soluzione.
Il purificatore attira l’aria grazie ad una ventola e la canalizza attraverso un fotocatalizzatore UV illuminato con un LED ultravioletto. La luce attiva il materiale che accelera la reazione di decomposizione delle molecole aromatiche. I prodotti della reazione sono acqua e anidride carbonica, alla fine del processo il catalizzatore non si disattiva e può continuare a purificare l’aria. Il catalizzatore è costituito principalmente da biossido di titanio, già noto per le proprietà catalitiche.
Il primo modello di VentiFresh ECO è stato presentato tre anni fa, una campagna di crowdfunding e l’interazione con i clienti ha permesso l’ottimizzazione del purificatore. Rispetto ai prodotti presenti sul mercato, VentiFresh ECO è molto più veloce ed efficiente e riesce anche ad abbattere la concentrazione di sostanze nocive, come l’acetaldeide. Sono possibili tre modalità di utilizzo: una modalità silenziosa con un minimo rumore del motore, una modalità turbo che aumenta del 30% la potenza e una modalità stand-by.
L’applicazione di VentiFresh ECO può migliorare impianti di ventilazioni di fabbriche, ospedali, laboratori e abitazioni. Tali sistemi di solito costano migliaia di dollari e spesso vengono installati all’interno della ventilazione esistente da servizi professionali. Il nuovo purificatore può facilmente adattarsi a questi ambienti migliorando la qualità dell’aria ed abbattendo i costi di istallazione.