La nuova spugna intelligente separa gli oli dall’acqua

La spugna assorbe combustibili fino a 30 volte il suo peso, è magnetica e facilmente riutilizzabile e aiuterà a pulire i mari

La rimozione di oli e combustibili dal mare è un processo complicato e costoso. Spesso le tempistiche sono lunghe e causano la morte di moltissimi animali e danni ambientali a lungo termine. Le tecniche più utilizzate fino ad oggi consistono nel bruciare il combustibile, usare composti chimici per disperdere il liquido, assorbire con pompe o materiali non riciclabili il componente dalla superficie dell’acqua.

Un gruppo di ricerca della Northwestern University ha sviluppato una spugna altamente porosa che assorbe selettivamente i composti organici dall’acqua. La capacità di assorbimento è pari a 30 volte il suo peso. La spugna può essere usata quindi per pulire in maniera economica ed efficiente specchi d’acqua senza danneggiare ulteriormente l’ecosistema. Una volta assorbito il componente organico, la spugna rilascia l’olio se strizzata ed è immediatamente pronta per essere riutilizzata.

L’alta funzionalità è garantita da una copertura costituita da un nanocomposito magnetico e un substrato a base di carbonio. La combinazione rende la spugna oleofilica (attrae gli oli), idrofobica (respinge l’acqua) e magnetica. La ricerca è stata presentata sulle pagine della rivista Industrial Engineering and Chemical Research. Il processo di copertura può essere applicato su qualunque spugna commerciale disponibile ed economica. La speranza è che la nuova tecnologia possa aiutare a limitare i danni in prossimi disastri ambientali.

Exit mobile version