Reattore chimico per il ritrattamento dei combustibili nucleari

Dirk Rabe da Pixabay

Presentato durante l’edizione online di Euroinvent 2020 un sistema innovativo per il trattamento e riutilizzo dei prodotti di scarto dei combustibili fossili


La ricerca di fonti di energia alternative ai combustibili fossili è sempre molto attiva. Tra le alternative c’è l’energia nucleare. Le centrali nucleari sono ormai in funzione da diversi decenni e forniscono energia in molti paesi del mondo. Tuttavia, uno dei problemi ancora irrisolti è la gestione delle scorie radiattive che si producono in seguito alle reazioni nucleari che avvengono nel nucleo. Una soluzione interessante è stata presentata durante l’evento Euroinvent 2020, tenutosi dal 21 al 23 maggio online a causa della pandemia.

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L’invenzione è stata presentata da Ion Cristescu ed ha vinto una delle medaglie d’oro assegnate dalla giuria dell’evento. La tecnologia patentata (RO 129854/2019) consiste in un reattore chimico per riprocessare gli isotopi prodotti da impianti di tipo CANDU e produce isotopi di plutonio e un carburante composto da una miscela di ossidi. Il reattore è composto da moduli che generano isotopi azotati di uranio e plutonio, moduli di estrazione, un impianto di lavaggio con acqua distillata ed un reattore di cristallizzazione.

Schema del reattore descritto nel brevetto.

I vantaggi principali del reattore sono: la produttività migliorata del 40% rispetto agli impianti già usati, rese di reazione più elevate rispetto agli attuali metodi di trattamento dei combustibili esausti, elevato grado purezza degli isotopi di uranio e degli isotopi del plutonio, possibilità di riciclo di elementi come zirconio ed ossidi metallici ed un’elevato grado di sicurezza dell’impianto. Ulteriori informazioni sono reperibili sul catalogo delle invenzioni presentate ad Euroinvent 2020.

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