In Germania la prima casa stampata in 3D

Beckum, città della Germania è in fase di realizzazione la prima casa stampata in 3D grazie alla ricerca italiana di Italcementi, azienda italiana di materiali da costruzione pronta a rivoluzione il mondo dell’edilizia residenziale con la tecnologia 3D printing oppure additive manufacturing.

L’edificio stampato in questione è una casa indipendente su due piani con una superficie abitabile di circa 80 m2 per piano e composta da pareti a tre strati riempite di mescola isolante, un materiale ad alta tecnologia i.tech 3D, sviluppato nel centro ricerca di Italcementi a Bergamo, utilizzabile con diversi tipi di stampanti.

Questa in Germania è solo un primo caso, Italcementi è intenzionata a condividere questa sua esperienza attraverso la formazione delle imprese  per poter far sì che tutte comincino a verificare l’opportunità di costruire  case anche con questa tecnologia.

Come per ogni costruzione tradizionale, anche per gli edifici realizzati in 3D è importante seguire una filiera di permessi. Per questo motivo Italcementi sta lavorando con alcuni partner universitari a quelli che sono gli aspetti relativi alla realizzazione di strutture ed infrastrutture in calcestruzzo con questa tecnologia, oltre che all’aggiornamento delle normative di settore che devono introdurre nei loro codici anche la tecnologia di stampa 3D. Si tratta di un processo lungo,  ma che permette di cominciare a formare  nuovi ingegneri e architetti su queste tecnologie innovative.

E’ importante comprendere che grazie a questa tecnologia, si può ottenere un lavoro rapido e vicino alle esigenze della persona, oltre che l’uso di materiali sostenibili e quindi nel rispetto delle normative.  E’ possibile arrivare ad avere fino al 50% in meno di materiale totale per realizzare una casa e gli studi riportano dati positivi secondo i quali ci sarebbe un risparmio di CO2.

SVANTAGGI ATTUALI

Ogni cosa come una medaglia, ha due lati,  quindi vantaggi e svantaggi, uno svantaggio di questa tecnologia è la poca cultura che regna dietro, sia per l’ingegnere che per la mano d’opera, a livello burocratico e di investimenti. Ma il più grande di tutti è che ad oggi questa tecnologia non è pronta per realizzare tutto, più precisamente grandi costruzioni. Per ora i problemi sono facilmente risolvibili per abitazioni da 2 ad un massimo di 4 piani. 

La sfida è quella di consolidare  il 3D Printing sempre più nel mondo del building. 

fonte immagine: idealista
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