Cerebras Systems ha presentato il chip più veloce al mondo

Il chip Cerebras CS-1 è il più potente mai costruito. Fonte: cerebras.net.

Il processore Cerebras si stima sia decine di volte più veloce dei supercomputer attualmente in utilizzo e può rappresentare una svolta per le simulazioni di reti neurali

Un computer in grado di prevedere il futuro? Ovviamente è un paradosso ma descrive bene le enormi potenzialità di questa innovazione. Cerebras Systems è una compagnia specializzata nello sviluppo di sistemi informatici per il machine learning. Il loro ultimo prodotto, presentato in conferenza stampa, è il chip Cerebras CS-1. Il nuovo chip, costruito su una superficie quadrata di 21 cm di lato, è alloggiato in un computer grande come un armadio. La sua potenza è così alta che gli scienziati inizieranno ad utilizzarlo il prima possibile. La ricerca è stata pubblicata su arXiv.

Il computer attrezzato con il Cerebras CS-1 dovrebbe rivelarsi almeno 200 volte più veloce del supercomputer Joule. Il supercomputer, durante una simulazione di combustione di un propulsore, impiega 6 millisecondi. Cerebras CS-1 riesce a condurre la stessa simulazione in soli 28 microsecondi. La potenza di calcolo è gestita grazie ad 84 chip virtuali e 4539 core, posizionati su un unica superficie di silicio. La disposizione permette di condurre i calcoli in parallelo, caratteristica fondamentale per le simulazioni di Intelligenza Artificiale.

Quali sono i limiti di Cerebras CS-1? La velocità di calcolo è così elevata che potrebbe simulare i processi fisici più velocemente di come si sviluppano nella realtà. Il grande potenziale può essere sfruttato anche nella costruzione dei computer neurali, strutture informatiche che simulano il cervello animale e le connessioni tra i neuroni. I sistemi di sicurezza di centrali elettriche potrebbero essere un altro possibile utilizzo ideale per Cerebras CS-1. Il PC potrebbe prevedere eventuali sovraccarichi ed errori, simulando istantaneamente l’evolversi della situazione e prevedendo i danni incombenti. Gli output forniti potrebbero essere fondamentali per salvare le vite di molte persone. Sembra proprio che siamo di fronte ad un punto di svolta epocale, non ci resta che aspettare e vedere i frutti dello sviluppo dei futuri supercomputer.

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