Un team della China Academy of Launch Veichle Technology sta testando un chip che trasforma il calore dell’acqua calda in energia elettrica per ricaricare smartphone o altri piccoli dispositivi
E’ proprio il caso di dirlo: in Cina hanno fatto la scoperta dell’acqua calda. Un team di ricercatori della China Academy of Launch Veichle Technology sta testando un chip termoelettrico capace di trasformare il calore dell’acqua in energia elettrica. L’idea è di installare questo circuito termoelettrico sul tappo di una borraccia o di un piccolo thermos e sfruttare il calore dell’acqua contenuta al suo interno per ricaricare piccoli dispositivi elettrici. Il ricercatore Sheng Jian ha spiegato che bastano 500 millilitri – mezzo litro – di acqua bollente per garantire 30 minuti di ricarica a dispositivi elettronici a bassa potenza. In questo modo, l’acqua calda potrebbe garantire la ricarica di smartphone, smartwatch, tablet, macchine fotografiche e perfino PC. L’idea di utilizzare un chip termoelettrico per ricaricare dispositivi di per sé non è nuova. Questa tecnologia viene infatti utilizzata dagli astronauti durante le missioni spaziali. La novità dello studio cinese consiste nel tentativo di “estendere” questa tecnologia aerospaziale alla vita di tutti i giorni.
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Il chip per ricaricare lo smartphone con l’acqua calda
Uno dei punti di forza del chip per ricaricare lo smartphone con l’acqua calda è la sostenibilità ambientale. Il sistema è totalmente green e sfrutta un fonte di energia rinnovabile al 100%. Inoltre, il chip produce energia a bassa tensione e dunque non corre il rischio di andare in corto circuito. I ricercatori cinesi stanno cercando un modo per produrre questo chip termoelettrico a basso costo. In questo modo, la tecnologia potrebbe diffondersi su larga scala ad un prezzo davvero conveniente. Ad esempio, la China Academy of Launch Veichle Technology vorrebbe mettere in vendita una borraccia con sistema di ricarica per smartphone al prezzo di 150 Yuan (circa 23 dollari).
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