Hockey: la NHL utilizzerà dischi dotati di sensori per raccogliere dati

Per i match della stagione 2021, le 31 squadre della NHL utilizzeranno innovativi dischi da hockey dotati di sensori che possono raccogliere migliaia di dati 

La tecnologia scende in campo. O meglio, sul ghiaccio. La stagione 2021 della NHL – la massima lega americana di hockey – sarà caratterizzata dall’utilizzo di veri e propri dischi da gioco (puck) intelligenti. All’apparenza, i nuovi dischi saranno identici a quelli neri in gomma che vengono usati da decenni. Al loro interno, però, è presente un complesso sistema di chip, sensori e circuiti stampati capaci di raccogliere e condividere migliaia di dati. Stephen McArdle, direttore dell’area Digital Media della NHL, ha spiegato che i nuovi puck faranno il paio con altri sensori inseriti all’interno delle spalline di protezione dei giocatori. Ogni secondo i sensori manderanno “circa 60 informazioni sul puck e almeno 10 per ciascun giocatore”. I dati raccolti saranno condivisi con le squadre che potranno utilizzarli per diversi scopi: dal monitoraggio delle performances individuali dei giocatori di hockey all’analisi dei flussi di gioco. In un secondo momento, il database con tutti i dati raccolti sarà condiviso anche con i media per migliorare l’esperienza del pubblico nei palazzetti e dei telespettatori. I nuovi dischi hanno un costo di circa 40 dollari e la loro produzione coinvolge tre aziende. La Soucy Baron di Montreal (che produce i dischi in gomma) la SMT di Raleigh (che monta batterie e circuiti stampati) e infine la Inglasco di Sherbrooke (che conclude il processo con la stampa del logo della NHL da un lato e quello delle squadre dall’altro).

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NHL 2021: debuttano i dischi intelligenti

I dischetti da hockey intelligenti sono il risultato di un lungo processo di ricerca e sviluppo sul campo. “Per sviluppare un prodotto efficace, non abbiamo lasciato nulla di intentato” ha spiegato il dirigente della NHL Dave Lehanski. “Molti test hanno coinvolto direttamente i giocatori della Lega: li abbiamo fatti giocare con nuovi i dischi high-tech e dopo gli abbiamo chiesto: cosa te ne pare di questi puck? Noti qualcosa di strano quando tiri? Ci sono state letteralmente ore e ore e ore di test sul ghiaccio. Solo quando i giocatori ci hanno detto che non c’era alcuna differenza rispetto ai dischi tradizionali, abbiamo capito di aver raggiunto l’obiettivo”. Lehanski ha anche rassicurato i tifosi riguardo un’abitudine molto diffusa nei palazzetti americani: portarsi a casa i dischetti che “schizzano fuori” dal campo e arrivano sugli spalti durante i match. “Abbiamo previsto una procedura di disattivazione istantanea dal sistema di raccolta dati per i dischi non più in uso. Inoltre, la durata delle batterie non supera le sei ore. I tifosi, quando finalmente torneranno nei palazzetti, potranno portarseli a casa senza problemi”.

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