UFO, l’ex presidente Obama: “Esistono ma non sappiamo cosa siano”

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L’ex presidente degli USA Obama è intervenuto nel dibattito sugli UFO che sta infiammando l’opinione pubblica dopo la pubblicazione di alcuni video diventati subito virali

Il Vaso di Pandora è stato scoperchiato. Dopo la nota ufficiale del Pentagono sull’autenticità del video della USS Omaha (guardalo qui), negli USA gli UFO sono tornati al centro dell’opinione pubblica e dei dibattiti sui social. Perfino l’ex presidente Barack Obama è intervenuto dicendo la sua durante una puntata di The Late Show, un programma della Cbs condotto da Jams Corden. L’uomo a capo della Casa Bianca dal 2009 al 2017 ha dichiarato: “Esistono video e immagini in cui compaiono oggetti volanti, che non sappiamo esattamente cosa siano. Non siamo in grado di spiegarne il comportamento in volo, come facciano a volare in quel modo o a seguire quelle traiettorie”. Obama ha poi aggiunto che il fenomeno necessita di indagini e ricerche da parte del governo e delle autorità scientifiche internazionali. Altre dichiarazioni molto pesanti sono state rilasciate da un ex ufficiale dei servizi del Pentagono, Luis “Lue” Elizondo. Dal 2007 al 2011, Elizondo è stato direttore del “Programma per l’identificazione di minacce spaziali” del governo statunitense e ha avuto accesso a migliaia di dati e registrazioni riservate.

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UFO: il parere dell’ex ufficiale del Pentagono Luis Elizondo

In un’intervista all’autorevole New York Post, Elizondo ha dichiarato che gli UFO sono in grado di muoversi indistintamente nello spazio, nell’atmosfera terrestre e perfino sott’acqua. Il programma statunitense per l’identificazione di minacce spaziali è stato ufficialmente chiuso nel 2011 ma – secondo Elizondo – “va avanti da allora con gli stessi criteri militaristici che mi spinsero a uscirne. Questo tema non può restare senza trasparenza e di competenza esclusiva della Difesa, imbrigliato in uno scetticismo del tutto riluttante ad aprirsi. Ma vi sembra possibile che negli Usa si mandino al patibolo persone sulla base di due testimonianze, mentre non vengono creduti, in fatto di UAP (Fenomeni aerei non identificati) i piloti addestrati? Studiare questa fenomeni, senza voler carpire tecnologie che ancora non conosciamo per usi bellici, ci permetterà probabilmente di cambiare l’attuale metrica della fisica in fatto di spazio e tempo. E guardate che basta guardare i risultati del LHC (Large Hadron Collider, l’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra) dove cercano di creare nuove fonti di energia ispirandosi a fenomeno come i buchi neri, per avere qualche elemento in più quando si vogliono capire alcune delle impressionanti capacità degli oggetti volanti non identificati. Insomma, invece di studiare gli Ufo in segreto, uno stato in rivalità con l’altro, uniamo le forze e le conoscenze».

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