Maker Faire 2019: sarà green, automatizzato e dalla IA futuristica

Ci sarà tanto da dire e da guardare anche quest’anno nella settima edizione del Maker Faire di Roma, che si terrà dal 18 al 20 ottobre prossimi all’interno della struttura di Fiera di Roma. L’evento, collegato al brand internazionale Maker Faire, nato a San Mateo in California nel 2006, è il più importante incontro nazionale ed europeo nell’ambito delle nuove tecnologie, delle invenzioni e del mondo dell’innovazione, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma.

I temi della settima edizione

Dall’economia circolare, alla robotica e l’intelligenza artificiale fino all’edilizia sostenibile, realtà virtuale e aumentata e tanto altro, per un evento che ospiterà circa 1600 progetti provenienti da oltre 40 nazioni in tutto il mondo. Il tutto sarà ospitato all’interno di un’area espositiva di oltre 100mila mq. suddivisi in 6 padiglioni che rappresentano un po’ tutto il mondo Maker Faire: Re-think, Learn, Create, Discover, Make, Research. Obiettivo dichiarato di quest’anno è quello di confermare la massiva presenza registrata negli ultimi due anni dove in tre giorni di fiera si è riusciti a raggiungere e superare le 100mila presenze, di cui solo 27 mila provenienti dalle scolaresche impegnate in progetti e in visite, da tutta Italia e dall’estero.

L’organizzazione

Curatore della fiera, edizione 2019, sarà Massimo Banzi, co-founder della nota piattaforma hardware Arduino. Ad affiancarlo invece saranno Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti di MFR mentre come responsabili d’area vi saranno Fabrizio Bernardini (area spazio), Paolo De Gasperis e Leonardo De Cosmo (EdTech), Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo (economia circolare), Valentino Catricalà (arte), Paolo Mirabelli (area droni).

Entusiasmo anche per il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, che durante la conferenza di presentazione della settima edizione ha affermato: “Maker Faire Rome – spiega Tagliavanti – è una grande piattaforma e un grande momento di networking dove l’innovazione dall’alto si incontra con l’innovazione dal basso. Un luogo dove la tecnologia è alla portata di tutti e l’interazione è la caratteristica principale. L’evento si evolve anche grazie al frutto del lavoro di co-creazione che stiamo portando avanti, costantemente, con imprese, professionisti e Istituzioni. Maker Faire Rome, sempre di più, chiama intorno a sé il mondo accademico, della ricerca e dell’industria per creare approfondimenti verticali e fare sistema facendo – conclude Tagliavanti – della contaminazione, della divulgazione e dell’integrazione il proprio core. Tutto questo si fa a Roma anche grazie al ruolo di facilitatore che svolge la Camera di Commercio, a conferma che la Capitale è la città dell’innovazione, della ricerca e del talento”.

I temi: si parte con Maker Faire per l’ambiente

Uno degli argomenti di maggior rilievo dell’edizione 2019 è sicuramente quello del rispetto per l’ambiente. In particolare i temi della bioeconomy, il greenbuilding e il greentech ai quali già lo scorso anno è già stato dedicato un intero padiglione. Tecnologia ed innovazione è anche preservare il nostro pianeta, difendendolo dagli abusi che stesso l’uomo pratica su di esso. Ecco perché quest’anno il Maker Faire sarà all’insegna di politiche come il plastic free e il carbon neutral che puntano all’azzeramento dell’utilizzo di plastiche nocive per l’ambiente ed emissioni di CO2. E se per la plastica basterà utilizzare materiale riciclabile ed invitare i visitatori a non introdurre bottiglie di plastica e simili all’interno dei padiglioni, per le emissioni di anidride carbonica la soluzione è nel Bosco Maker Faire. Nei giorni di apertura della fiera infatti, grazie alla startup “zeroCO2” verranno piantati degli alberi singolarmente tracciati con un code e un sistema di georeferenziazione.

Non solo. Si parla anche di efficientamento energetico grazie alla Green Utility Spa che già dal 2008 ha installato negli spazi di Fiera di Roma un generatore fotovoltaico integrato nelle coperture, che fornirà elettricità pari a quasi 2 GWh l’anno con una potenza di 1,7 MWp, coprendo in pratica il 100%del fabbisogno energetico dell’intera manifestazione con energia pulita e rinnovabile. Non male per un evento che punta a consolidare il mostruoso numero di presenze degli ultimi due anni: oltre 100mila, di cui 25mila solo di studenti provenienti da tutta Italia.

Robotica e Intelligenza artificiale

Sempre maggiore importanza il MF2019 la darà all’interazione tra uomo e macchina. Sia la robotica che l’intelligenza artificiale infatti saranno tra i temi principali di questa edizione grazie anche alla collaborazione con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM). Un incremento che passa dai 400 mq. di spazio dedicato nel 2017 ai circa 1000 mq. dell’anno scorso, superando i 1000 mq. fino a quest’anno dove i circa 70 tra prototipi e progetti occuperanno l’intero padiglione 10 della fiera. Interessante sarà anche seguire la “RoboCup”, torneo di calcio che vedrà sfidarsi team dell’Università de La Sapienza di Roma e di due altre università provenienti da Svizzera e Germania. Sarà una lotta all’ultimo gol tra squadre composte esclusivamente da robot umanoidi, che daranno un’immagine completa sia di robotica che di intelligenza artificiale applicata allo sport.

Arte, musica e Maker Faire


Tra le novità evidenziate anche quella relativa al mondo dell’arte con le installazioni interattive presenti nel progetto MakerArt, in collaborazione con Cultura Italia. Disseminate lungo tutto il percorso della fiera, queste installazioni hanno lo scopo di coinvolgere il pubblico e aprire ad una connessione tra arte e tecnologia. Un primo passo che punta alla creazione tra nuove sinergie tra artisti emergenti e aziende del settore tecnologico. Non mancherà infine la musica grazie alla presenza di Alex Braga, artista concettuale  che ha curato la direzione artistica di Evolutional, primo festival  italiano che lega la musica all’intelligenza artificiale e che si terrà il 19 ottobre a Video Città, in via Guido Reni 7. Suo il progetto A-Mint (Artificial Music Intelligence) che vedrà protagonista un pianoforte Yamaha Disklavier e la sua capacità di composizione totalmente automatizzata. A calcare il palco, in carne ed ossa questa volta, in un mix di suoni e automazioni futuristiche vi saranno Boosta, storico tastierista nonché fondatore dei Subsonica e Niklas Paschburg, visionario pianista tedesco che sta riscontrando notevole successo grazie alle sue idee non-conventional.

Makers for Space

 

Una delle grandi conferme di questa edizione sarà lo spazio dedicato allo…Spazio. Da qualche anno si è rientrati, e poderosamente, in una nuova corsa per raggiungere e scoprire i più remoti angoli del Cosmo, facendo rispuntare temi come la colonizzazione di Marte e un nuovo viaggio sulla Luna. La New Space Economy è in piena fase d’espansione grazie anche a nuovi impulsi provenienti da aziende private (vedi la Tesla di Elon Musk, anche se sono diverse quelle che si stanno approcciando al settore). Makers for Space, gestito in collaborazione con la British Intgerplanetary Society, si pone l’obiettivo di offrire un’ampia vetrina ai progetti e alle idee relative al mondo aerospaziale grazie anche alle collaborazioni con Asi, Aeronautica Militare, Inaf, e Università Sapienza, oltre che di diverse associazioni, tra cui la IAU. Basti pensare che è prevista l’esposizione di un campione di roccia lunare offerto dalla NASA, direttamente dagli States.  

I progetti con scuole, Università e centri di ricerca

Intensa la collaborazione fattiva con tutto il mondo delle istituzioni e della ricerca. Saranno infatti 55 i progetti con le scuole di secondo grado provenienti dall’Italia, da altri Paesi dell’Unione Europea e da tre extra Ue quali Turchia, Canada e Libano. I progetti, selezionati attraverso la Call for School in collaborazione col Miur, si affiancheranno ad altri 27, provenienti da ITS di tutta Italia, selezionati dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca.

Insomma, di carne a cuocere ce n’è in quantità. Contest, attività ludiche, speech di aziende, inventori e tanto altro. Questa è solo la punta di un iceberg che promette scintille e di lasciare a bocca aperta anche il più svezzato tra i visionari, in una serie di padiglioni tematici che avranno lo scopo di proiettare i visitatori direttamente nel futuro.

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