Automobili con fibra di legno, l’ambiziosa sfida che viene dal Giappone

Un progetto promosso dal ministero dell’ambiente, che ha già raccolto l’interesse di case automobilistiche, incentiva l’utilizzo della nano cellulosa in componenti per automobili

Il mercato automobilistico è alla costante ricerca di nuovi materiali da utilizzare nei veicoli. L’obiettivo è ridurre il peso della struttura per rendere più efficiente la macchina. I materiali devono però soddisfare gli standard di sicurezza e poter competere con l’acciaio che fornisce leggerezza e resistenza meccanica. Un’alternativa, tutt’altro che economica, esiste ed è la fibra di carbonio, utilizzata solo su macchine di alta fascia. In Giappone si sta sviluppando un nuovo materiale alternativo ai precedenti, chiamato nanofibra di cellulosa.

Cos’è

La nanofibra di cellulosa (in inglese cellulose nanofiber, o CNF), è un materiale che si estrae da legno o scarti di produzione vegetali. Il legno viene trattato chimicamente per rimuovere la lignina e l’emicellulosa, ottenendo un materiale composto da nano fibre di legno decine di migliaia di volte più sottili di un capello. La nanofibra fornisce un materiale con proprietà paragonalibi all’acciaio ma 5 volte più resistente oltre che più leggero. Il materiale può essere anche stampato per iniezione in degli stampi, ottenendo forme complesse. Infine, provenendo dal legno, il materiale è completamente biodegradabile.

Utilizzi futuri

La nanofibra di cellulosa può avere molteplici utilizzi nelle macchine di serie, come nelle supercar. I principali target di produzione sono le portiere esterne, i cofani i tettucci e altri piccoli pannelli che non ricoprono un ruolo principale nella sicurezza. Inoltre, la possibilità di ottenere forme complesse permette la produzione di pannelli per interni e per il cruscotto di ogni forma e tipo. Un approfondimento si può trovare su youtube.

Concept di un interno per macchina sportiva composto da nano fibre di cellulosa.

Le macchine che utilizzano questo materiale, chiamate Nanocellulose Vehicle o NCV, vedono una riduzione del peso di più del 10%, con conseguente risparmio di carburante. Alcune case automobilistiche giapponesi, tra cui Toyota, stanno testando la resistenza a lungo termine dei materiali e si sono dimostrate molto interessate al progetto. L’apice dell’utilizzo della nanofibra di cellulosa si ritrova nei progetti di diversi istituti in collaborazione con università di Tokio, con i progetti di supercar leggere che ricordano le linee anni ’80.

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