Samsung presenta SelfieType, la tastiera invisibile progettata per smartphone

Al CES 2020, Samsung ha dato alle giovani aziende l’opportunità di mostrare le loro tecnologie. Una start-up legata al programma C-Lab di Samsung presenta la tecnologia delle tastiere virtuali che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di lavorare


Il CES 2020 di Las Vegas è una fonte inesauribile di idee innovative ed invenzioni. Nella splendida cornice di Las Vegas hanno visibilità le grandi aziende insieme alle piccole realtà. Una di queste è Samsung che ha presentato una start-up coreana legata al programma di incubazione C-Lab. Il prodotto del gruppo coreano è SelfieType.

SelfieType promette di ampliare la superficie di digitazione delle tastiere sui nostri smartphone, tablet e altri laptop. La simulazione di una tastiera fisica è possibile grazie all’intelligenza artificiale combinata con la fotocamera del cellulare per il riconoscimento delle immagini. L’AI interpreta i movimenti delle dita su una superficie attraverso la fotocamera e li converte in input da tastiera QWERTY. Per funzionare sarà sufficiente qualsiasi superficie piana, come ad esempio un tavolo, il vassoio del piano di seduta dell’aereo o il piano della cucina, tra molte altre opzioni.

Samsung ha rilasciato un breve video di presentazione di SelfieType, in cui le cose sono certamente impreziosite rispetto alla realtà. Tuttavia lo sviluppo tecnologico avanza a ritmi vertiginosi, quindi non è dato sapere quando la realtà immaginata da Samsung diventi effettivamente accessibile.

Video presentazione di Samsung al CES 2020

Il SelfieType non proietta l’immagine dei tasti sulle superfici, potrebbe quindi essere difficile da individuare la posizione dei tasti quando si digita. Il vantaggio della tecnologia però rimane nel suo aspetto esclusivamente software che rimuove il problema dell’acquisto di un dispositivo aggiuntivo. Alcuni possono trovare un buon alleato in SelfieType per i loro viaggi occasionali.

Attualmente, Samsung SelfieType è ancora in fase di sviluppo e test nel C-Lab della società. L’intenzione finale dell’azienda comunque non è la totale rimozione delle tastiere fisiche o touchscreen ma fornire un mezzo aggiuntivo per facilitare il lavoro svolto da postazioni mobili.

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