Missione compiuta per Luca Parmitano: è tornato sulla Terra

L’astronauta italiano Luca Parmitano è tornato sulla Terra dopo 201 giorni trascorsi sulla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale che orbita a 498 chilometri di altezza.  

“There’s no place like home! @Astro_Christina, Alexander Skvortsov & @astro_luca landed safely back on Earth at 4:12am ET after a mission aboard the @Space_Station”. E’ con queste parole che la Nasa – l’Agenzia Governativa responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti d’America – ha salutato per prima il ritorno sulla Terra dell’astronauta italiano Luca Parmitano. Insieme alla collega della Nasa Christina Koch e al cosmonauta russo Alexander Skvortsov, Parmitano è atterrato nella steppa del Kazakistan alle 4.12 di questa mattina (le 10.43 ora italiana).  I tre astronauti sono “tornati a casa” a bordo di una navetta Soyuz che è partita dalla Stazione Spaziale Internazionale alle 6.49.  La capsula è atterrata in posizione verticale e i tre astronauti sono stati aiutati a uscire dalle squadre di soccorso. Luca Parmitano, terzo a scendere dalla Soyuz, ha salutato i presenti ed è apparso subito sorridente ed in buone condizioni di salute.

Parmitano è tornato sulla Terra: si conclude la missione Beyond

Con il rientro di Parmitano, Skvortsov e Koch si conclude ufficialmente la missione internazionale Beyond partita lo scorso 20 luglio. Durante i 201 giorni trascorsi a bordo della ISS a 408 chilometri di distanza dalla Terra, Parmitano – primo italiano a rivestire il ruolo di comandate della Stazione Spaziale Internazionale – ha guidato un team di astronauti impegnati in oltre 50 esperimenti. I test hanno coinvolto discipline molto diverse – dalla fisiologia umana alla dimostrazioni tecnologiche, dagli esperimenti biologici alle sperimentazioni robotiche – per comprendere meglio i processi biologici ed i meccanismi di adattamento degli organismi viventi in condizioni estreme. “Grazie ai risultati di questi esperimenti – aveva dichiarato Parmitano alla vigilia della missione – vorremmo essere in grado di aiutare, sulla Terra, chi ha delle problematiche motorie, fisiche o neurologiche. Ma capire come il cervello percepisce il suo orientamento nello spazio permetterà anche in futuro di creare degli ambienti spaziali sempre più perfezionati”. Una volta tornato sulla Terra, Parmitano dovrà ora sostenere un percorso di fisioterapia e rieducazione motoria per recuperare il tono muscolare perso nello spazio e “riadattarsi” alle condizioni di vita sul nostro Pianeta.

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