Coronavirus: online il videogame per trovare la cura

La University of Washington di Seattle ha creato un videogame nel quale gli utenti devono creare una proteina antivirale per aiutare gli scienziati nella lotta al Coronavirus.

“Risveglia lo scienziato che è in te”. E’ questo lo slogan che i ricercatori dell’University of Washington di Seattle hanno pensato per promuovere il videogame Foldit. Si tratta di un gioco online sviluppato per aiutare gli scienziati nella ricerca e nello sviluppo di una cura contro il coronavirus. All’interno del gioco, gli utenti possono cimentarsi nello sviluppo di proteina antivirale contro il Covid19. Assistito da una serie di tutorial, il giocatore “manipola” le proteine come in una sorta di puzzle tridimensionale. Le soluzioni migliori vengono testate dall’Istitute for Protein Design dell’Università di Washington che ne mette alla prova efficacia e possibilità di applicazione. Il videogame è gratuito, si può scaricare sul PC (Windows, Mac e Linux) ed è pensato per tutti i “cittadini scienziati”, ossia tutti coloro che vogliono dare un contributo tangibile nella lotta contro il Coronavirus.

Come funziona il videogame contro il Coronavirus

Foldit offre una rappresentazione grafica 3D della struttura della proteine e l’utente può manipolarla con l’aiuto di alcuni tools. L’obiettivo è trovare una struttura efficiente e capace di funzionare con poca energia. Quando l’utente termina il puzzle, il programma calcola un punteggio valutando la struttura e l’efficacia della proteina progetta. Questi punteggi permettono di stilare una classifica globale e le simulazioni più promettenti passano alla fase di laboratorio. Un wet-lab cerca di cristallizzare i risultati della simulazione per confrontarli con quelli ottenuti dal ripiegamento naturale della proteina e vedere le differenze. In questo modo, spiegano gli sviluppatori della piattaforma, è possibile dare “una mano per far progredire le conoscenze in biochimica che potrebbero portare a nuovi trattamenti per la malattia”. Non è la prima volta che la piattaforma Foldit viene utilizzata per aiutare la ricerca. Nel 2011 gli utenti sono riusciti a decifrare la struttura cristallina della proteasi del retrovirus Mason-Pfizer, un virus delle scimmie in grado di generare infezioni da immunodeficienza negli uomini (HIV/AIDS). Il puzzle è stato disponibile on-line per tre settimane, mentre i giocatori hanno prodotto un risultato 3D apprezzabile in 10 giorni.

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