Coronavirus, stress e panico abbassano le difese immunitarie

Diversi studi hanno comprovato l’esistenza di una forte correlazione fra la psiche umana e lo stato di salute. In dettaglio, è ampiamente dimostrato che un’eccessiva produzione di stress produce ormoni che immunodeprimono l’organismo, finendo per indebolirlo.

“Il coronavirus rappresenta una minaccia invisibile da cui ci sentiamo indifesi […]” Implicitamente il dott. Zanalda, presidente della Società Italiana di Psichiatria, sintetizza in poche parole che cosa rappresenta il Coronavirus per gli italiani. Parlando di epidemia cognitiva, par dunque che le persone compiano azioni irrazionali sospinte da un eccesso di stress e di panico. Insomma, appare chiaro l’importanza che riveste la comunicazione nella gestione di un’emergenza come quella del Coronavirus. Se ci sentiamo indifesi, naturalmente cala la fiducia verso noi stessi, verso gli altri e soprattutto verso le Istituzioni.

Stress e panico sono due sentimenti generati dalla psiche umana che però influenzano negativamente il nostro sistema immunitario. Quest’ultimo è infatti collegato alle aree cerebrali (ipotalamo e ipofisi) adibite alla produzione degli ormoni che sono strettamente legate alle difese immunitarie. Pertanto, le nostre difese immunitarie si abbassano se lo stress agisce per lungo tempo sull’organismo, rendendoci più vulnerabili al virus.

In questo modo, l’uomo assume comportamenti irrazionali di puro istinto per la sopravvivenza, nati da percezioni estremamente negative maturate a seguito di una comunicazione che obbliga, proibisce, nega l’individuo. Esempi di comportamenti irrazionali sono le lunghe file ai supermercati di notte, oppure le razzie agli scaffali dei prodotti personal care.

Il panico, la paura, l’ansia e lo stress accrescono la percezione negativa di ciò che ci circonda. Il termometro dell’ansia e della preoccupazione è ben oltre il livello di guardia. Un livello di guardia superato anche con il contributo (in negativo) dei mass media. Il dilagare di notizie contrastanti e contraddittorie non ha fatto altro che alimentare il sospetto, insidiare il dubbio e rendere incontrollabile l’effetto della psiche sui comportamenti umani.

Pertanto, è opportuno distogliersi dal pensiero fisso del virus, senza però abbassare la guardia. In questo periodo, non c’è un TG, una testata, una radio o un palinsesto digitale che non dedichi articoli, inchiostro, ore e ore di trasmissioni al tema del coronavirus.

C’è bisogno quindi di consapevolezza, di fiducia nella scienza, e già questo ci renderà meno vulnerabili e più resilienti nei confronti del virus. L’equilibrio emotivo nell’accettare la situazione reale e l’assunzione di comportamenti responsabili costituiscono il vero scudo immunitario della nostra società.

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