Un archivio al Polo Nord salverà tutti i software dell’umanità

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Alle isole Svalbard, nei pressi del Polo Nord, è stato creato un archivio indistruttibile per custodire tutti i principali software open source sviluppati dall’uomo.

Tra un millennio, cosa resterà della nostra società? Questa domanda tormenta de sempre il genere umano e ogni civiltà ha tentato di perpetuare la propria memoria attraverso l’arte, la letteratura o la costruzione di imponenti documenti. Oggi, alcune delle testimonianze più importanti della nostra società sono immateriali. Stiamo parlando, ovviamente, dei software, dei linguaggi di programmazione e dei dati digitali. Anche questi “oggetti”, però, hanno bisogno di cura e attenzione per essere tramandati ai posteri. Per questo motivo, gli sviluppatori della piattaforma GitHub hanno costruito un immenso archivio alle Isole Svalbard, nei pressi del Polo Nord. Si tratta di una vera e propria “arca dei software dell’umanità” capace di resistere a catastrofi naturali, guerre e pandemie. I software e i linguaggi informatici sono conservati su 186 microfilm ultra resistenti. I supporti sono, a loro volta, conservati all’interno di una cassaforte circondata da mura di acciaio in una vecchia miniera di carbone, a 250 metri di profondità sotto la superficie del Polo Nord.

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Un archivio al Polo Nord “salverà” tutti i software dell’umanità

All’interno dell’archivio sono custoditi 21 terabyte di software open e linguaggi informatici come Rubin e Python. Per avere un’idea di questa enorme mole di dati, basta pensare che per contenere tutti questi dati servirebbero circa 29400 CD-ROM, 4452 DVD da 4,7 GB, 1386 HD DVD o 2400 Blu-ray Disc a singolo strato (1200 a doppio strato). Ovviamente, l’archivio verrà aggiornato ogni volta che verrà sviluppato un software o un programma degno di essere tramandato. “Man mano che i codici per noi oggi vitali diventano la curiosità storica di domani – spiegano da GitHub – i loro contenuti possono essere abbandonati, dimenticati o persi. In caso di catastrofe globale, potremmo restare privi di tutto ciò che abbiamo memorizzato sui media moderni. Archiviare il software usando piattaforme diverse ci aiuterà ad assicurare la sua conservazione a lungo termine”.

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